Basta provocare Gorizia e i cittadini, no a una seconda tendopoli per i “profughi”

BASTA PROVOCARE GORIZIA ED I CITTADINI, LA PAZIENZA HA UN LIMITE. NESSUNA TENDOPOLI PER RICHIEDENTI ASILO POLITICO A GORIZIA

Basta provocazioni e strumentalizzazioni sugli immigrati così si rischia di promuovere razzismo e malessere in una città come Gorizia che ha dimostrato e sta dimostrando tanta pazienza ed educazione, ma non si può tirare troppo la corda sennò rischia di spezzarsi.

A sottolinearlo è il coordinatore provinciale di Autonomia Responsabile e capogruppo della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti.

tendopoli

Rimango basito in merito a come certe figure istituzionali provochino palesemente e gli venga anche consentito di farlo. Mi riferisco all’ultima trovata al congresso della Cgil dove si è veramente superato il limite! All’incontro erano presenti l’assessore regionale al l’immigrazione Torrenti, l’assessore provinciale al Welfare Cecot, don Pierluigi Di Piazza ed il presidente del consorzio italiano per la solidarietà dott. Schiavone. Cosa ne è venuto fuori da un incontro di questo tipo? .. creare un’altra tendopoli a Gorizia, gestita da medici senza frontiere, per ospitare i profughi.

La soluzione per ovviare ai migranti privi di alloggio per il dott. Schiavone sarebbe una tendopoli bis! Allucinante e infelice soluzione, che possono benissimo dimenticare! Trovo poco consono tra l’altro che l’assessore regionale Torrenti si presti a questo tipo di incontri. La provincia di Gorizia – sottolinea Oreti – ha 25 comuni di cui soltanto due stanno accogliendo numeri sproporzionati (Gorizia e Gradisca arrivate a quasi 600 profughi) e così la politica di sinistra e le figure tanto sensibili e attente sui profughi invece di farsi parte in causa con i troppi comuni che non vogliono accogliere nessuno cercano di affossare ancora una volta Gorizia.

Non è bastata la prima tendopoli che è stata da richiamo per i richiedenti asilo di mezza Europa, ora vogliono il bis. Basta provocare la città ed i cittadini, che ospitassero i tanti profughi nei comuni vicini ai loro colori politici che stranamente non sono poi così aperti ed ospitali nei confronti dei profughi. È facile – Termina Oreti – voler obbligare l’accoglienza a casa di altri. Iniziassero a costruire tendopoli nei tanti comuni che non accolgono nessuno!

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