“Non ho denunciato casi di pedofilia. Preti pedofili? Non li denuncio, se le vittime non vogliono. Se mi confessano un omicidio o un atto di pedofilia non vado dal giudice. Se una persona, un prete pedofilo o una vittima, viene da me a confessarsi e mi vincola al segreto io non vado dal giudice. Sono vincolato dal sacramento”.
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Lo ha detto don Paolo Farinella, sacerdote della diocesi di Genova alla trasmissione di Radio24 ‘La Zanzara’. “Mi è successo – aggiunge don Farinella – e non sono andato a denunciare. Non posso farlo, me lo riconosce anche la legge.
Anche se uno mi dice che ha ammazzato la madre io mantengo il segreto. Denunciare? Prima bisogna consultarsi con la famiglia. Non ho la patria potestà. Non vado dalla magistratura senza la famiglia, posso solo consigliarli”.
Poi ha aggiunto: “I preti pedofili saranno il 3-4% del totale. Giovanni Paolo II li ha coperti tutti, almeno quelli che venivano fuori”. ANSA
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Non c’è nulla di scandaloso nel fatto che un sacerdote mantenga il segreto della Confessione. Il contrario sarebbe in peccato gravissimo. Costringere i preti a denunciare ci trasformerebbe nell’Unione Sovietica, dove i pope erano tenuti a delazionare i fedeli al Kgb.
Su don Farinella – e su tutti i preti comunistoidi – sono critico, ma qui mi sembra che non abbia detto nulla di riprovevole.