Un milione di euro per spiare la tomba di Yara

Per tre anni e un mese una videocamera di sorveglianza ha ripreso tutte le persone andate a omaggiare la tomba di Yara Gambirasio. A installarla alla fine di maggio del 2011, poco dopo il funerale della giovane assassinata a Brembate di Sopra, è stata la stessa Procura di Bergamo, nel tentativo di individuare qualche sospetto.

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L’occhio elettronico ha filmato parenti di Yara, gente del paese, giornalisti e semplici curiosi che negli anni hanno fatto tappa davanti alla lapide della giovane. Nessuno di loro si è comportato in modo sospetto, e nessuno di loro era Massimo Bossetti. La telecamera ha smentito così un autista di Ciserano, che al settimanale Giallo aveva raccontato di avere “visto Bossetti pregare sulla tomba di Yara”.

Un milione di euro di spese – L’impianto di videosorveglianza è stato smontato nel giugno 2014, dopo l’arresto del muratore di Mapello. Il suo costo è stato contabilizzato insieme a tutti quelli sostenuti dalla procura per l’indagine. Il loro totale, ha spiegato il Corriere della Sera, ammonta a poco più di un milione di euro, tra consulenze, traduzioni, trascrizioni e hard disk. TISCALI

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