La UE ordina all’Italia di aumentare le tasse su consumi e casa

L’Italia come molti altri Stati membri ha “un peso fiscale relativamente alto sul lavoro, e ci sarebbe almeno un margine per spostare il peso fiscale a imposte meno distorsive, come quelle sui consumi, quelle ricorrenti sulla proprietà immobiliare e quelle sull’ambiente”. Così il rapporto Ue sulla fiscalità.

Con alcuni altri paesi, l’Italia ha “un gap sull’Iva significativamente più alto della media Ue”, con bassi livelli di introiti e di rispetto delle norme amministrative. C’è “particolare margine di manovra per migliorare l’efficienza del sistema Iva limitando l’uso di tassi ridotti e di esenzioni non obbligatorie”.

E nel rapporto si sottolinea, inoltre, che l’Italia come altri stati membri “ha tasse relativamente alte sulle compravendite immobiliari mentre le tasse annuali sulla proprietà non sono particolarmente alte”, per cui “c’è spazio per migliorare l’efficacia modificando la struttura tributaria nell’ambito della tassazione sui beni immobiliari”.

“Non abbiamo ora un’analisi dettagliata del piano di riforma fiscale italiano, la faremo quando riceveremo la bozza” della Legge di stabilità. Così la portavoce agli affari economici della Commissione Ue, dopo la pubblicazione del rapporto sulla fiscalità 2015.  ansa

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