Riforma Rai: governo battuto sul canone al Senato

Il governo e la maggioranza sono stati battuti al Senato in occasione delle votazioni su emendamenti della minoranza Pd, Forza Italia e Movimento 5 Stelle, che sopprimono l’articolo 4 del ddl di riforma della Rai.
L’articolo 4, ora soprresso, prevede la delega al governo per la disciplina del finanziamento pubblico della Rai. A presentare emendamenti soppressivi dell’articolo 4 sono state tutte le opposizioni, compresa la minoranza del Pd. Non solo quindi M5S e FI, ma anche Sel e Lega.

Con 121 si’ contro 118 no, l’Aula del Senato ha approvato alcuni emendamenti soppressivi dell’articolo 4 del ddl di riforma della Rai. In questo modo, le opposizioni tolgono al governo la delega sul canone Rai. La maggioranza e il governo sono stati battuti per soli tre voti. Il presidente di turno, Roberto Calderoli, ha quindi sospeso l’aula. Intanto La Commissione di vigilanza sulla Rai si riunira’ martedi’ prossimo per il rinnovo del Cda dell’azienda di viale Mazzini. E’ quanto e’ stato stabilito dall’ufficio di presidenza della Commissione. Si sono espressi contro la convovazione di martedi’ – viene riferito – M5s, Lega e Sel.

Sul riequilibrio delle presenze dei gruppi politici nelle commissioni bicamerali irrompe l’elezione del nuovo Cda Rai. La richiesta di Forza Italia di essere rapprsentata nel Copasir e’ stata ‘congelata’ oggi durante una capigruppo congiunta a Montecitorio in virtu’ di una lettera del gruppo di Alleanza Popolare, a firma del capogruppo alla Camera Maurizio Lupi. Sostenuto dal Pd, l’ex ministro delle Infrastrutture, ha preannunciato che inviera’ la missiva ai Presidenti di Camera e Senato in cui si chiede di non procedere all’elezione del Cda Rai prima di aver risolto la questione della presenza di tutti i gruppi e della loro rappresentativita’ proporzionale.

Uno scontro, dunque, che un osservatore esterno come Roberto Calderoli collega “all’accelerazione subita dal rinnovo del cda Rai” con la richiesta arrivata dal governo perche’ si proceda quanto prima all’elzione dei componenti di nomina parlamentare.
Forza Italia, tuttavia, non intende cedere: “Questa e’ una provocazione impossibile da risolvere o si cambiano tutte le composizioni delle bicamerali o niente”, ha detto Maurizio Gasparri.

Al momento viene spiegato ci sono in ballo diversi nodi da sciogliere: in Vigilanza Rai mancano il gruppo Cri Senato e Gal Senato (e Ap chiede un riequilibrio della rappresentanza, evidenziando il fatto della presenza di FI, che va al di la’ dei numeri effettivi spettanti agli azzurri), in quella per l’Infanzia mancano Per l’Italia e Cri Senato, all’Antimafia mancano Sel e Gal, alla Rifiuti mancano il Misto e Per l’Italia, alla Aldo moro mancano Scelta civica e Ala, al Copasir Fi non ha un suo rappresentante.

“La nostra posizione e’ chiara, diamo piena disponibilita’ alle compensazioni in ciascuna bicamerale in ragione delle dimensioni dei gruppi ma o si rifanno tutti gli equilibri o non si fa nulla e dal momento che altri gruppi hanno detto che non avrebbero ceduto nulla e i nuovi gruppi che avrebbero solo acquisito la riunione si e’ conclusa con un nulla di fatto”. agi

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