Cittadinanza ai figli degli immigrati, scontro in commissione Affari costituzionali

Tensione in commissione Affari costituzionali della Camera sulla proposta di legge in materia di cittadinanza.

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 La relatrice Marilena Fabbri, Partito Democratico, ha presentato oggi in Commissione Affari istituzionali della Camera una proposta di testo unificato. Subito italiani i bambini che nascono in Italia da immigrati regolarmente residenti da almeno cinque anni. I bambini nati qui da genitori che non hanno quel requisito, oppure i bambini nati altrove ma arrivati in Italia quando avevano meno di dodici anni, diventeranno invece italiani dopo aver frequentato la scuola per cinque anni.

Annagrazia Calabria, di Forza Italia, ha infatti deciso di lasciare l’incarico di correlatrice, che condivideva con l’esponete del Pd Marilena Fabbri, non essendo d’accordo con i contenuti del testo base elaborato, sul quale ora si aprirà la discussione.

“Quella della cittadinanza -afferma- è una questione decisiva per gli equilibri sociali del nostro Paese. Per questo, ho affrontato l’incarico di correlatore del provvedimento in esame con l’intenzione di mantenere la giusta equidistanza, nel pieno rispetto delle sensibilità presenti nella società e in Parlamento. E soprattutto con la consapevolezza che la legge destinata a regolare la cittadinanza non poteva e non doveva essere il risultato di colpi di mano ideologici”.

“Lasciarsi andare a quel malinteso e superficiale buonismo che per anni ha caratterizzato l’idea di integrazione della sinistra, non può funzionare: la cittadinanza non è e non può essere uno strumento di integrazione. Ne abbiamo avute fin troppe dimostrazioni. Per tutti questi motivi, ho evidenziato le molte criticità presenti nel testo. Nonostante l’impegno e lo spirito costruttivo con cui, a nome del mio movimento politico e nell’interesse degli italiani, ho lavorato al provvedimento, ritengo purtroppo impossibile condividere il testo base elaborato”.

“Per noi la cittadinanza non è uno status che si ha il diritto di acquisire, ma il riconoscimento di un percorso, il punto di arrivo, una conquista rispetto ad una scelta voluta e non qualcosa di automaticamente conferito sine voluntate. Il testo proposto non rispetta alcuno di questi principi, specialmente laddove introduce il così detto ius soli, e rivela l’esistenza -conclude Calabria- di un solco profondo tra la sinistra e il centrodestra moderato che mi onoro di rappresentare”.

– Immediata la solidarietà del gruppo azzurro. “Bene ha fatto l’onorevole Annagrazia Calabria a dimettersi dal ruolo di correlatrice del provvedimento sulla cittadinanza, per poter affrontare a viso aperto e facendo valere le sue convinzioni e quelle del gruppo Forza Italia, dall’opposizione, in merito ad un tema così delicato che per noi ha un fortissimo valore identitario”, sottolinea il capogruppo Renato Brunetta.

“Il testo proposto -aggiunge- non è per noi accettabile e crediamo che sia nostro dovere, politico e morale, denunciare il comportamento del Partito democratico e agire nelle Aule parlamentari secondo coscienza”.”Sostegno convinto alla collega Annagrazia Calabria -aggiunge la vicecapogruppo vicario Mariastella Gelmini- per la sua decisione di dimettersi da correlatore del provvedimento sulla cittadinanza. Il testo base che sta emergendo è assolutamente fuori linea e distante dalle posizioni non solo del centrodestra, ma dal sentimento comune degli italiani”.

Adnkronos

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