Omicidio a Milano: due arrestati. A sparare è stato un 16enne libico

 

Il più ‘grande’, Dario Calzone, ha 19 anni, come la vittima. Il più piccolo, di origine libica, ne ha appena 16. Sarebbero loro – due ragazzi inquieti del quartiere Corvetto di Milano, figli di famiglie che sgobbando duro per tirare avanti – i responsabili della morte violenta di Lazlo Iulian Razavan, ucciso con una revolverata lungo i binari della stazione ferroviaria di Corsico, alle 22 di giovedì sera.

Il maggiorenne avrebbe attirato il coetaneo in trappola, il grilletto sarebbe stato premuto dal minorenne. I carabinieri li hanno individuati dopo 72 ore ore di indagini serrate, scovandoli a Rimini, e fermati. Entrambi, sentiti dai pm di turno e dagli ufficiali dell’Arma, “hanno fatto qualche ammissione”, dicono gli stessi investigatori.

Hanno ammazzato per un debito da poche centinaia di euro, cifra che per loro, disoccupati, deve essere stata rilevante. Ma per che cosa fossero quei soldi reclamati non lo hanno voluto dire. Una delle ipotesi, desunta dai piccoli precedenti di tutti, per spaccio, è che si sia trattato di una faccenda di droga.

Giovedì sera, stando alla ricostruzione degli investigatori di via Moscova, Dario Calzone dà un appuntamento a Lazlo Iulian Razavan, alla stazione di Corsico. Il ragazzo romeno, che abita nella cittadina dell’hinterland milanese, si presenta. Da dietro una colonna spunta K.M., il sedicenne di origine libica. Impugna una pistola Smith and Wesson calibro 22 e spara un colpo. Il romeno, colpito a morte all’addome, crolla sulla banchina. L’assassino e il complice scappano via, ripresi dalle telecamere di sorveglianza dello scalo. Quando l’allarme viene raccolto, sono già spariti e indagini partono dalla vittima e da un primo punto fermo.

Quella sera, vengono a sapere i carabinieri, il ragazzo nel mirino aveva appuntamento con il coetaneo del Corvetto, Dario Calzone. Ma il 19enne non si trova ed è sparito pure un suo amico di 16 anni, un adolescente straniero da tempo residente in Italia con i familiari. I loro cellulari sono staccati, proprio da giovedì sera, e irrintracciabili. Poi i due ‘sospettati’ commettono un errore. Chiamano mamma e papà, con telefonini chiesti in prestito, per dire che stanno bene. Non immaginano che anche gli apparecchi dei genitori sono sotto controllo. I tabulati e gli accertamenti sulle celle agganciate portano a Rimini e a loro, presi domenica sera e nella notte trasferiti a Milano. La pistola del delitto viene ritrovata grazie alle loro indicazioni. L’avevano gettata via, dietro un cespuglio, a Trezzano sul Naviglio. (LaPresse)

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One thought on “Omicidio a Milano: due arrestati. A sparare è stato un 16enne libico

  1. E va bene mica sono tutti delinquenti, come questi due, è stato un caso, mica succedono ste cose spesso, Viva i Politici Italiani dei PDioti che tacciono e non dicono nulla per loro va tutto bene, si perché forse e una mia supposizione qualcuno ci stanno finendo di svendere.

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