Ndrangheta e scommesse online: sequestri per 2 miliardi di euro, 41 arresti

Maxi operazione sulle scommesse online coordinata dalla Procura di Reggio Calabria: in manette esponenti della criminalità organizzata calabrese: arrestate 41 persone, sequestrati beni immobili, attività commerciali e conti correnti.

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Una maxi operazione antimafia, coordinata dalla Procura di Reggio Calabria, è scattata alle prime luci dell’alba di oggi contro un’organizzazione che negli anni aveva messo in piedi un sofisticato sistema di riciclaggio di denaro attraverso i portali di scommesse online.

Uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, del nucleo speciale frodi tecnologiche di Roma, personale delle squadre mobili della polizia di Stato e dei comandi provinciali di carabinieri e Guardia di Finanza in azione in tutto il territorio nazionale. Nel corso del blitz di questa notte a finire in manette sono state 41 persone, accusate a vario titolo di far parte di un giro di punti scommesse della catena Betuniq, al fine di riciclare denaro dei clan ndranghetisti calabresi, in particolare del reggino.

Sigilli a 11 società estere con sede a Malta, Romania e Austria, altri 45 punti scommesse in tutta Italia, nonché svariati immobili per un valore complessivo ammontante a due miliardi. Dopo l’operazione della scorsa settimana che aveva portato al sequestro di 1,6 miliardi di euro al clan mafioso dei corleonesi, un nuovo primato è stato dunque raggiunto dalle forze dell’ordine italiane, che hanno messo così a segno il sequestro di beni più ingente della storia.

E proprio attorno alla figura del titolare della Betuniq, principale figura dell’organizzazione, che sono partite le attività investigative. Mario Gennaro, questo il nome del titolare della Betuniq, individuato come uomo della cosca ndranghetista Tegano di Reggio Calabria, è accusato di avere messo in piedi la Betuniq, società attiva nel campo delle scommesse online, allo scopo di realizzare profitti illeciti riciclando il denaro sporco derivante dalle attività criminali dei suoi referenti. A gestire il sistema le sedi estere della Betuniq che, grazie alle agevolazioni fiscali dei Paesi in cui era presente fino ad oggi, ha consentito a Gennaro e al sodalizio criminale di godere di vantaggi come la non tracciabilità delle transazioni, quote per le scommesse più alte rispetto ai competitors e soprattutto il pagamento delle vincite agli scommettitori in contanti.

it.sputniknews.com

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