Boldrini e le sirene umanitarie, fastidiosa e immonda litania buonista

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di ERNESTO MICETICH

Ormai é fuor di dubbio che viviamo in una pozzanghera di stigia perfidia nella quale frammisto al dolore lancinante della miseria, della privazione che flagella ogni anno che passa sempre piú famiglie italiane, dobbiamo purtroppo sopportare anche l’oltraggio di quella fastidiosa e immonda litania buonista che piagnucola continuamente per le sventure non degli ultimi del nostro popolo, ma dei remoti del pianeta, cioé di quelli che arrivano da migliaia di chilometri e ancor piú lontane distanze culturali ed inoltre dover soggiacere al nugolo tenebroso di principi dispotici che esigono pure il rigoroso rispetto di un balzano galateo etico per il quale non deve interessarci se il nostro compatriota muore di fame, se il vicino dorme per strada o il nostro amico si suicida perché é disperato dalla mancanza di lavoro, ma di riservare solo agli estranei di altri popoli il sentimento della nostra pietá a dimostrazione che ormai per nostra disgrazia la Patria é precipitata in un perverso mondo che sembra impossibile che possa esistere sul serio…<<E, forse, al melanconico / ingegno tuo tu chiedi / se un mondo immaginario / é quel che ascolti e vedi!>> (Ferdinando Fontana)… e invece purtroppo é cosí!

E che questa farsa di stato non sia nemmeno piú una repubblica fondata sul lavoro ma un mattatoio genocida del popolo italiano governato dal principio mentecatto e criminale dell’assistenzialismo al parassitume allogeno che ci costa ancor prima di funestare l’Italia con la sua dannosa presenza sia in termini economici che di prestigio nazionale con l’avvilente spettacolo quotidiano delle nostre navi militari declassate alla misera funzione di traghettatrici degli invasori, ne abbiamo avuta un’ulteriore dimostrazione proprio di recente da uno dei tanti cicalecci esalati di continuo dal bubbone infezioso della scellerata casta politica.

Ecco infatti Laura Boldrini, la stessa che pur essendo giá la terza carica dello stato aveva illuminato il suo disinteresse per quello che dovrebbe essere il suo popolo dichiarando di non “immaginare” (perché per questa gente evidentemente lo spazio sociale nel quale vivono le persone comuni é una dimensione sconosciuta da percepire esclusivamente attraverso l’immaginazione e da depredare affidandosi al maligno servilismo ben razionale dei burocrati) la grave crisi economica nella quale agonizzavano giá due anni fa milioni di italiani (ve lo ricordate? Cronache Maceratesi 6 aprile 2013 Laura Boldrini abbraccia Civitanova. “Non immaginavo l’Italia cosí povera. < Non immaginavo che in Italia oggi ci fosse tanta povertá, tanto bisogno delle cose essenziali>) e ci aveva fatto capire di condurre inoltre un’esistenza beatamente comoda in quella verminosa Versailles dove galleggia la cafonesca masnada dei nobilucci della plutocrazia mondialista che ovattata dai privilegi del denaro non sente il “grido di dolore” e i gemiti funebri che s’innalzano lugubri e disperati dalla societá italiana, in questi giorni ha pontificato ancora per dare, tanto per cambiare, un suo ulteriore contributo a quello che sembra essere l’unico maledetto scopo della sua vita: distruggere l’Italia sommergendola in un diluvio di stranieri.

E anche questa volta, rovistando in quella bislacca cianfrusaglia di parole gettate a vanvera che poi non é altro che il solito politichese con il quale la parte piú abietta della nostra nazione finge di comunicare qualcosa al popolo, appare un fioco barlume di iridescente veritá…(Imola Oggi 14 aprile 2015) < Non è una migrazione economica, chi vuole lavorare va nel Golfo. Chi viene qui fugge da una storia di guerra e violazione dei diritti > che splende gloriosamente una volta purificata dalla solita scoria retorica sui “poveretti che fuggono da…“ (i poveretti siamo noi che ce li mettiamo in casa)…

SONO DEI PARASSITI CHE VENGONO A MANGIARE A SBAFO IN CASA NOSTRA! Quindi prima la scusa per farci invadere era che gli immigrati lavoravano per noi, sollevavano il pil e avrebbero pagato le nostre pensioni e adesso che questa favoletta delle prospere sorti economiche giá non regge perché a quell’idiota e torbida menzogna esalata dal chiacchierume fetido di tradimento dei babbei immigrazionisti ha risposto la realtá, allora ne hanno inventata un’altra secondo la quale l’Italia deve trasformarsi da gloriosa e meravigliosa nazione a letamaio di “profughi” africani e considerare pure come “progresso”, tanto per aggiungere al danno enorme una beffa ancor maggiore, questo sprofondamento nella peggior decadenza possibile.

E noi popolo idiota ancora diamo retta a questa ripugnante casta politica che gioca a emulare san Francesco ma con stipendi da molte migliaia di euro, auto blu, vitalizi e privilegi principeschi schifosamente eccessivi e ha l’arroganza di esigere che l’italiano bisognoso si rassegni a veder scivolare la propria vita aspettando ad esempio le calende greche prima di riuscire a scalare la montagna dei morti di fame allogeni e vedere aperta la porta di una casa popolare !

<Mai come oggi il discorso morale è stato così esigente e rigoroso. Il sistema e i suoi media predicano da ogni pulpito contro la violenza, il razzismo, il maschilismo, perché tutti abbiano tutti i diritti, esaltano la bontà, la gentilezza, l’indipendenza della giustizia, l’amore generalizzato, l’eguaglianza, la giustizia sociale, la democrazia, la coscienza civica. Un Sermone degno di una dama di san Vincenzo. La realtà però è diametralmente opposta: corruzione dei politici, tolleranza verso la violenza urbana e quella propagata dai media, crescenti disparità e ingiustizie economiche (i miliardari di sinistra sono i primi a fare un discorso sociale), scomparsa dei rapporti di solidarietà tra vicini, trionfo degli egoismi personali, impunità per le cosche che violano la legge, privilegi garantiti per le categorie già protette, crescita del settore economico precario sfruttato dal settore pubblico, ecc. Si tratta di quello che gli psichiatri chiamano “effetto di compensazione”. Quanto più un sistema sociale è pieno di difetti, tanto più il suo discorso tende a vantare proprio quelle qualità che disprezza. L’immorale fa il moralizzatore. Non è solo una forma di esorcismo, ma un lavoro di rimozione,”Bisogna che il popolo non si renda conto di ciò che accade> Guillaume Faye “L’archeofuturismo”

(Imola Oggi 18 aprile 2015)< crisi continua a mietere vittime. Tra il 2012 ed il 2014, infatti, sono raddoppiati i suicidi per motivi economici: in 439 si sono tolti la vita schiacciati da debiti, fallimenti, licenziamenti e disoccupazione, 201 nel 2014 in salita rispetto ai 149 del 2013 e agli 89 del 2012. E se il 45% sono imprenditori e titolari di aziende, il 42% sono disoccupati mentre aumenta il malessere giovanile che porta al 5,5% il numero di suicidi di chi ha tra i 25 e i 34 anni, il 4% solo nel 2014, e all’1,4% quelli di chi ha meno di 25 anni (era 0 nel 2012).>>>

E voi pensate ai profughi? FATE SCHIFO!

<< Le case d’Italia son fatte per noi>> cantavano nel Risorgimento i nostri Padri con i cuori pervasi di sacro furore guerriero. Vedessero adesso a chi vanno le avrebbero lasciate agli austriaci. E purtroppo ormai non dobbiamo solamente tollerare che gli alloggi “popolari” vengano assegnati in percentuali sempre maggiori agli intrusi, ma addirittura un’iniziativa politica (che prima o poi sará superata da altre perché tanto a questo schifo non c’é mai fine) che nella drammatica situazione nella quale si trova il popolo ITALIANO avrebbe dovuto essere ricevuta con sdegno rivoluzionario e aver fatto suonare il primo rintocco di libertá per noi e pertanto di morte per questo turpe sistema che é, lo ripeto nuovamente, il piú viscido e pericoloso nemico mai avuto dalla nostra Patria in tutta la sua millenaria storia. P

ensate al grave momento che stiamo vivendo, alle difficoltá, privazioni che dilaniano la vita di milioni di nostri compatrioti… ed ecco quello che si é inventato questo stato demoniaco in un articolo del Giornale del 23 febbraio 2015 che prende spunto da una proposta demenziale di un vescovo, cioé del rappresentante di un’altra mostruosa bestia avversa all’Italia e favorevole alla sua distruzione infettandola con la pestilenza immigratoria… “Ospitate i profughi nelle vostre case”

<< La proposta non è nuova: vi diamo novecento euro al mese e in cambio ospitate a casa vostra un profugo. Era l’ultimo settembre quando Ignazio Marino abbracciò, entusiasta, la proposta del Viminale, trovatosi a far fronte all’emergenza immigrati: trenta euro al giorno per aprire la porta al rifugiati. Soldi pagati dallo Stato, cioè da noi, corrispettivi di quanto costerebbe mantenere un ospite in una struttura ad hoc. E oggi, a mesi di distanza, la situazione è ancor più grave: decine di barconi e migliaia di profughi sono arrivati – e arriveranno – in Italia. I centri d’accoglienza, in tilt, strabordano di clandestini. Così l’ingegno prova ad aguzzarsi per trovare qualche raffazzonata soluzione. Soluzione che non può essere certo questo “affitto”. (…)

Tra le tante città del settentrione chiamate dal Ministero dell’Interno ad accogliere gli immigrati in fuga c’è Mondovì, comune di oltre 20mila abitanti in provincia di Cuneo. Nella Granda, nei prossimi giorni, ne arriveranno più di trecento, che andranno a fare compagnia a chi – da tempo – è già ospite nei vari centri dislocati sul territorio, ormai al collasso. La Prefettura della città piemontese ha così sondato la Diocesi di Mondovì, che però non ha più le risorse per dare un tetto agli immigrati: le strutture parrocchiali sono tutte al completo. Così, senza più sapere dove sbattere la testa, il vescovo Luciano Pacomia ha lanciato un appello alla comunità, invitando le famiglie ad ospitare in casa i profughi: “Sarebbe un gesto importante e utile. Le pratiche per l’accoglienza verrebbero gestite dalla Caritas, che si occuperebbe di fare da tramite con la Prefettura e di stipulare i contratti”. Rimettersi alla solidarietà degli italiani (in questo caso dei monregalesi) pare ormai essere l’unica soluzione.>>.

Avete visto dunque quanto é generoso lo stato nello spendere per gli allogeni i soldi strappati con gli artigli del fisco dalle tasche degli italiani e buono di cuore il vescovo che ci propone altrettanto facendo leva sulla solidarietá degli italiani che ovviamente deve riguardare solamente i “profughi” visto che ormai, come dicevo all’inizio, in questa strampalata societá alla rovescia il prossimo sono loro (sicuramente nelle nuove versioni del vangelo Gesú Cristo non dirá piú <<date a Cesare quel che é di Cesare>> ma <<date all’africano quel che é di Cesare>>) e non i nostri connazionali che possono continuare a dormire per strada insultati nella loro dignitá di cittadini (ma sul serio, non nella ridicola accezione attuale del termine che é stata truffaldinamente ampliata fino a diventare un sinonimo di “chiunque”) dal menefreghismo di quello che dovrebbe essere lo Stato e invece é solo lo stato, cioé una nauseabonda eggregora di spregevoli animacce che di loro non si preoccupa minimamente e addirittura li maramaldeggia come se fosse un ignobile signorotto manzoniano. E infatti, emblematico della sua funesta natura di persecutore spietato degli italiani ecco questo squallido episodio documentato dal Mattino del 10 giugno 2013, nel quale si osserva come la sua malefica presenza non costituisca altro che un ulteriore dramma nella giá tragica vita di questi nostri poveri compatrioti.

“L’auto è diventata la loro casa non è assicurata: gliela sequestrano” <<Vivevano in macchina, da un anno e mezzo. Senza una casa, senza un lavoro e senza un euro in tasca. Da domenica mattina hanno perso anche l’auto. La loro unica dimora. La Fiat Punto nera è stata sequestrata dai carabinieri. L’auto non era assicurata. Non poteva circolare per le strade della città. Giovanni Augello, 39 anni, con la compagna Francesca Rizzoto, 50 anni, si sono fermati alla “fontanella” del santuario di san Cosma e Damiano dove si sono imbattuti in una pattuglia dei carabinieri. I militari hanno effettuato i controlli e fatto scattare il sequestro.>> frasuccia finale <<Con o senza reddito, la legge è uguale per tutti. Con o senza casa, la sorte non ha fatto sconti. >>… ma solo se sei un poveraccio italiano…

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