Ideologia gender: vogliono condizionare mentalmente i nostri figli

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Judo e Gender: luce e tenebre.

Esistono nel pianeta esseri come Corrado Croceri, campione italiano e istruttore di Judo, che ha educato generazioni di bambini e ragazzi con questa disciplina non solo sportiva, ma pure intellettuale e morale. Esistono esseri come Massimo De Nardo, già attore di grana fine, oggi editore di “favole” formative per bambini con la sua Casa Editrice “Rrose Sélavy”…

Insieme ad essi vi sono altri individui che cercano, sostenuti da una volontà politica, di effettuare il lavaggio del cervello e l’indottrinamento ai malcapitati bimbi, ragazzi e adolescenti, bloccati negli asili nido e nelle scuole di ogni ordine e grado. Vogliono condizionare mentalmente i nostri figli e i nostri nipoti. E senza poterci ribellare. Ad hoc si sta votando la Legge Scalfarotto, proposta dal PD, da Sel, Movimento 5 Stelle e Scelta Civica.

Questa Legge totalitaria – presentata furbescamente come lotta all’”omofobia” – impedirà la critica e la lotta contro l’Ideologia del Gender; una ideologia proveniente dalle Logge Gay statunitensi che si è espansa in Europa grazie ad una politica relativista che vuole cancellare la nostra civiltà millenaria fondata sulla Natura. Infatti, su “input” di oscure Logge occulte, il Gender altro non è che la esaltazione dell’omosessualità come forma di civiltà alternativa all’attuale.

Tagliando fuori i genitori dall’educazione del propri figli, come garantiscono la Costituzione italiana e le varie Carte dei Diritti dell’Uomo, hanno già (come informa la Stampa) iniziato un cammino in alcune scuole nelle Regioni governate dalla cosiddetta Sinistra, propagandando nelle scuole la Cultura LGBT, ossia la Cultura di “Lesbiche, Gay, Bisessuali e Trans gender”, che non è solo una moda di liberazione sessuale, – su cui si può essere d’accordo – quanto un “capovolgimento”, una “inversione” della naturale funzione maschile e femminile del sesso.

Dietro ci sono le enormi speculazioni economiche che partendo dalle Case farmaceutiche finiscono alle organizzazioni che procurano “uteri in affitto” per procreare bimbi che soddisfino le aspirazioni alla maternità di “Papà Uno & Papà Due”, e di “Mamma Uno & Mamma Due”, probabili forme che potrebbero evolversi dalla precedente proposta di “Genitore Uno & Genitore Due”.

Giorgio Rapanelli, nonno e cittadino italiano

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