Omicidio David Raggi, Boldrini: “dalla famiglia lezione di civiltà”

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A poche ore dai funerali di David Raggi, il ragazzo di 27 anni che lo scorso giovedì, nella piazzetta dell’Olmo di Terni, è stato ucciso da un clandestino ubriaco di origine marocchina, la presidente della Camera Laura Boldrini ha telefonato al padre Valter “per fargli sentire la vicinanza mia e delle istituzioni in questo momento di indicibile dolore”.

Terni, il padre del 27enne ucciso: No al razzismo, sono preoccupato per i marocchini

Lo scrive su Facebook la stessa presidente precisando che “ho voluto ringraziarlo per la lezione di civiltà che ha dato a tutti noi nel commentare le tante reazioni a sfondo razzista divulgate sul web”. “So che la rabbia sta montando su Facebook, girano parole di fuoco – ha detto Valter Raggi -. Io dico invece che adesso non dobbiamo chiuderci nell’odio, ma piuttosto tornare fuori e imparare a stare bene insieme agli altri. Noi non vogliamo vendetta, ma giustizia”. Le parole della famiglia Raggi, si legge ancora nel post, “sono parole d’amore, di lungimiranza e di generosità. Sono parole che fanno onore al nostro Paese. Ho invitato il signor Valter e la sua famiglia a Montecitorio. Quando se la sentiranno sarò contenta di conoscerli”.

Il Padre di David Raggi aveva dichiarato al Corriere della sera

Adesso sono preoccupato per il mio amico Mohamed, l’ambulante all’angolo, e per tutti gli altri marocchini di Terni: sono appena venuti da me in delegazione col loro rappresentante (Abderrahim Maarouf, ndr ) a farmi le condoglianze, sono spaventati, temono vendette, ma io li ho già invitati tutti al funerale di David. So che la rabbia sta montando su Facebook, girano parole di fuoco, io dico invece che adesso non dobbiamo chiuderci nell’odio, ma piuttosto tornare fuori e imparare a stare bene insieme agli altri. Noi non vogliamo vendetta, ma giustizia».

Nessuna preoccupazione è stata espressa per altri ragazzi che potrebbero trovarsi nelle medesime condizioni di David, rischiando o perdendo la vita in un’Italia ormai perduta a causa di un’immgrazione fuori controllo, di una giustizia che non funziona e di una certezza della pena che è una chimera.

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