Concordia: risarcimento di 30mila euro a Domnica Cemortan

domnica

 

Chiese, quasi implorò pubblicamente, appena dieci giorni fa: “Risarcitemi. E poi lasciatemi alla mia vita privata”. Ora il ristoro c’è. Sono 30.000 euro di provvisionale per i danni subiti nel naufragio della Costa Concordia. Perciò oggi, a poche ore dalla fine del processo di Grosseto, la moldava Domnica Cemortan dice: “Sono felice che la vicenda si sia conclusa con una sentenza estremamente equilibrata” e che “il risarcimento sia rispettosissimo della mia figura di vittima”.

“Quella notte – ha ricordato – anch’io ho rischiato di rimanere schiacciata dalla nave”, e “ho partecipato ai soccorsi dei passeggeri mettendo a rischio la mia vita”. Nella sentenza con cui è stato condannato Francesco Schettino, tra la sfilza di naufraghi risarciti, a un certo punto compare, appunto, anche il suo nome.

La moldava ha denunciato ripetutamente il pressing mediatico cui è stata sottoposta in tre anni dal naufragio: “Da quel momento la mia vita è cambiata”, ha spesso detto: “Mi si è voluta quasi colpevolizzare. Ma io ero un passeggero della nave come gli altri. Ora il tribunale di Grosseto lo riconosce nella sentenza”.

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K