Gentiloni: la UE condanni i separatisti ucraini

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Credo – ha detto il ministro Gentiloni ai giornalisti al suo arrivo al Consiglio Ue – che l’Europa debba condannare in modo molto fermo quello che è successo in questi giorni”, ovvero le azioni “da parte dei separatisti nelle regioni orientali dell’Ucraina; credo – ha aggiunto – che debba invitare la Russia, con fermezza, ad attuare il Protocollo di Minsk”. Ma “non credo – ha sottolineato Gentiloni – che l’Europa debba prendere decisioni premature in materia di sanzioni in settori economici, ulteriori rispetto alle sanzioni già in corso”.

La bozza di conclusioni della riunione prevede che il Consiglio concordi una “proroga delle misure restrittive contro persone e società che minacciano o minano la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina” fino a dicembre (o settembre, secondo l’ultima versione) del 2015. Le misure restrittive erano state adottate nel marzo 2014 e successivamente aggiornate, e se non fossero rinnovate scadrebbero nel marzo prossimo.

Inoltre, nella bozza si chiede che l’Alto Rappresentante e la Commissione europea presentino “entro una settimana una proposta di decisione con una lista aggiuntiva” di persone e società da sottoporre alle restrizioni, e che i servizi della Commissione e il Servizio di azione esterna dell’Ue (Eeas) intraprendano “un ulteriore lavoro preparatorio su qualsiasi azione appropriata, in particolare su nuove misure restrittive, volta a garantire una rapida e completa attuazione degli accordi di Minsk”.

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3 thoughts on “Gentiloni: la UE condanni i separatisti ucraini

  1. Putin, chiudi il gas all’europa. ci penseranno i cittadini europei ad andare a cercare le teste di caz che stanno provocando guerre e problemi.

  2. Nessuno che ricordi al testa di caz di turno che il territorio appartiene alle persone che da sempre lo abitano e non allo “stato”? Il quale stato macella i “suoi” cittadini piuttosto che mollare le ruberie nei confronti dei cittadini medesimi. Dite al sinistronzo che da sempre possono esistere cittadini senza stato ma non “stato” senza cittadini. Anche gli imbecilli lo sanno, tranne qualcuno ….

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