UE: gli Stati devono coprire un buco di 45,7 miliardi di euro nel fondo pensioni

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Che i parassiti dell’Unione Europea succhiassero montagne di soldi ai cittadini e’ una cosa abbastanza risaputa ma come spesso succede in questi casi i soldi non bastano mai e adesso i contribuenti italiani ed europei dovranno sborsare ancora soldi per pagare le loro generose pensioni.

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A tale proposito alcuni giorni fa il Daily Telegraph ha rivelato – e tutta la stampa italiana se n’è ben guardata da scriverlo – che il sistema pensionistico dell’Unione Europea, che paga le faraoniche pensioni di dirigenti, funzionari e impiegati che hanno “lavorato” per la Ue a Bruxelles, Strasburgo e altre sedi ha un buco di bilancio di 35,8 miliardi di sterline, equivalente a 45,7 miliardi di euro.

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Tali cifre di riferiscono ai dati di bilancio del 2013 quindi e’ probabile che adesso il problema e’ peggiorato ma tale buco e’ uno dei motivi per cui la Gran Bretagna (e anche l’Italia) sara’ costretta a versare piu’ soldi nelle casse di Bruxelles.

Nel 2015 l’Unione Europea prevede una spesa di 1,3 miliardi di sterline (1,6 miliardi di euro) per pagare le pensioni dei funzionari e dei parlamentari europei e tale cifra e’ aumentata del 7,6% rispetto all’anno scorso.

I funzionari europei vanno in pensione a 61 con un’assegno medio di 40mila sterline (48mila euro) ma quelli di rango piu’ elevato possono percepire 85,000 sterline all’anno (102mila euro) e se i contributi da loro versati non bastano allora gli stati membri devono versare la differenza per garantire loro queste pensioni d’oro.

Ma se i funzionari europei contribuiscono con un terzo del loro stipendio lo stesso non si puo’ dire dei parlamentari europei i quali per le loro pensioni non versano nessun contributo e ricevono 13,760 sterline di pesione (16mila euro) per ogni cinque anni che hanno lavorato come parlamenti europei.

Il programma pensionistico dei parlamentari europei ha un buco di 230 milioni di sterline (292 milioni di euro) a cui si aggiungono i 194milioni di sterline (232 milioni di euro) di passivo per gli europarlamentari francesi e italiani che hanno un programma pensionistico diverso.

Come e’ facile intuire questa vicenda ha fatto andare su tutte le furie gli euroscettici britannici i quali non hanno perso occasione di usare questa storia per convincere i cittadini britannici a uscire dalla UE e da parte nostra riteniamo opportuno riportare questa notizia per far capire agli italiani che l’Unione Europea e’ il male assoluto e dobbiamo uscirne al piu’ presto possibile.

GIUSEPPE DE SANTIS – Il NORD

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