Vaticano: In cella la femen che a Natale ha rubato il bambinello

 

26 dic. – La giovane ucraina Iana Zhdanova, del gruppo Femen, che con il seno nudo e una scritta sul corpo ha fatto irruzione nel presepe di piazza San Pietro prendendo in mano il Bambinello e urlando slogan offensivi, dovra’ rispondere alla magistratura vaticana di “vilipendio, atti osceni in luogo pubblico e furto”.

Lo ha precisato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, per il quale “il fatto e’ da considerare particolarmente grave per il luogo e le circostanze in cui e’ stato compiuto, offendendo intenzionalmente i sentimenti religiosi di innumerevoli persone. E cio’ dopo che tre altre aderenti al gruppo Femen avevano gia’ compiuto recentemente, il 14 novembre, atti analoghi nella piazza di San Pietro”.

femen vaticano

Padre Lombardi ha confermato anche che e’ ancora recluso nelle celle allestite presso la Gendarmeria Vaticana pure Marcello Di Finizio, un imprenditore triestino che per la quinta volta ha contestato su territorio vaticano (per quattro volte era salito sulla Cupola e la settimana scorsa si e’ arrampicato sulla facciata di San Pietro) la normativa europea Bolkestein sulla liberalizzazione dei servizi. La permanenza dei due in stato di fermo si spiega con la decisione vaticana di giudicare in proprio chi commette reati nel territorio del piccolo Stato e non procedere immediatamente all’espulsione su territorio italiano o alla consegna dei fermati alle autorita’ italiane, come previsto dal Trattato Lateranense e come avvenne, ad esempio il 13 maggio 1981 per l’attentatore Ali’ Agca. Complici le festivita’ natalizie si verifica cosi’ questa situazione di “sovraffollamento” delle celle della Gendarmeria definita “insolita” dallo stesso portavoce, padre Federico Lombardi.
(AGI) .

 

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