Immigrati scatenati a Verona: ragazze molestate, spalla lussata a un agente

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21 dic – Una vera e propria notte di follia in stazione. Tra martedì e mercoledì gli agenti della polizia ferroviaria di Verona sono stati particolarmente impegnati. Tutto è cominciato all’1e50, quando sono intervenuti per sedare una violenta lite tra due uomini, scoppiata proprio di fronte alle porte di uscita della stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova. È stato evitato il peggio: l’aggressore, un nigeriano di 28 anni che aveva l’obbligo di firma quotidiana in questura, stava aggredendo un rumeno di 63 anni con ripetuti colpi al volto vibrati con un coltellino.

Il malcapitato era intervenuto a difesa di una ragazza straniera che aveva attirato la sua attenzione urlando perchè era stata colpita dal 28enne. Una volta lasciata andare la presa era riuscita a dileguarsi. L’aggressore, fermato prontamente dagli agenti della Polfer, si è rivelato a dir poco turbolento: ha cominciato a offendere e urlare contro i poliziotti, sferrando calci e pugni, tanto da lussare la spalla ad uno degli agenti che ha riportato 30 giorni di prognosi. Talmente incontrollabile lo stato di agitazione del soggetto, che è stato necessario chiamare il 118 e sedarlo prima di portarlo in ufficio. Ma non è finita qui.

Purtroppo, appena svaniti gli effetti del calmante, l’uomo ha continuato a sfogare la sua follia riuscendo ad afferrare e staccare la telecamera di sorveglianza dentro la cella si sicurezza, utilizzando i pantaloni come tirante a più di tre metri di altezza. Servendosi della telecamera ha cominciato a sferrare colpi contro il vetro blindato che ha subito diversi danni, incrinandosi. Non potendo essere portato a giudizio in quelle condizioni, il nigeriano è stato riportato in ospedale per essere, tra l’altro, curato alla mano che si era fratturata. A seguito di analisi si è appurata a suo carico un’intossicazione da alcool e droga. Sempre vigilato dai poliziotti, l’uomo, è stato sedato di continuo, in attesa di essere portato in carcere a disposizione del magistrato. Dovrà rispondere di resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni personale e danneggiamento.

VIOLENZA SESSUALE – E un altro intervento è avvenuto nella stessa notte. Dopo le 2 circa, durante il trattenimento del nigeriano, era arrivata la richiesta di aiuto di una ragazza perché perseguitata e molestata sotto il tunnel “lato Milano” della stazione. Immediato l’intervento degli agenti della Polfer che, giunti sul posto, hanno individuato sia la vittima che il molestatore. La ragazza ha deciso di denunciarlo, ricostruendo quanto è accaduto: lei era stata avvicinata da questo uomo al “Pak Kebab” presente fuori la stazione. Inutili sono stati i suoi tentativi di non dare retta allo sconosciuto, proseguendo come se nulla fosse fino all’interno della stazione.

Infatti, una volta giunta all’interno della stazione, le attenzioni dell’uomo si sono fatte più insistenti, tanto da arrivare a dirle, quasi fosse un’intimazione, di essere un arabo e di sapere come si tratta una donna. Dopo aver tentato vari approcci palpandola, lei è riuscita a divincolarsi e chiamare i carabinieri, che a loro volta hanno contattato l’ufficio Polfer per l’intervento immediato. Il molestatore, un marocchino di 28 anni, considerati i suoi precedenti specifici e le dinamiche del fatto, è stato tradotto nella stessa mattinata nel carcere di Montorio. Dovrà rispondere di violenza sessuale.

veronasera.it

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