Sciopero generale contro l’austerità, Belgio paralizzato e isolato dal mondo

 

Bruxelles, 15 dic. – Belgio paralizzato e isolato dal mondo per uno sciopero generale che ha bloccato i voli, interrotto tutti i collegamenti ferroviari internazionali e chiuso i porti, in una protesta contro il piano di austerita’ del governo di Charles Michel.

Oltre ai trasporti, si sono fermate scuole e uffici pubblici, con un picchettaggio persino davanti al quartier generale dell’Unione europea.
I sindacati belgi hanno parlato di “grande riuscita”. La segretaria generale della Confederazione dei sindacati cristiani, Marie-Helene Ska, ha detto che “non c’e’ mai stato uno sciopero cosi’ forte, unitario, dal nord al sud e dall’est all’ovest del Belgio: non e’ uno sciopero corporativo ma un segnale forte”.

Tutti i trasporti pubblici sono stati bloccati, bus, treni, e anche aerei in partenza e in arrivo nei due aeroporti principali di Bruxelles e Charleroi: i lavoratori del settore hanno infatti anche chiuso lo spazio aereo sul regno. Blocchi stradali rendono difficile anche la circolazione privata e moltissimi negozi sono rimasti chiusi anche a Bruxelles, che oggi ospita alcuni importanti appuntamenti delle istituzioni comunitarie, il Consiglio Agricoltura e il Consiglio Affari esteri.

Lo sciopero di oggi conclude una serie di quattro lunedi’ di paralisi parziali dei servizi, che hanno riguardato le diverse zone del Paese prima di unirsi nella “greve” odierna. I sindacati contestano le scelte di politica economica del governo di centro destra guidato dal liberale Claude Michel.
“Chiediamo che il governo tenga conto della realta’ dei lavoratori: chiediamo che si rilanci l’economia e si diano segnali positivi ai giovani, troppo spesso senza lavoro”, ha spiegato Ska. agi

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