USA, seconda notte di proteste violente a Berkeley, esplosivi contro la Polizia

 

8 dic – Seconda notte di proteste violente a Berkeley, in California, contro le recenti uccisioni di neri disarmati da parte di poliziotti in Missouri e New York. Alcuni manifestanti hanno lanciato esplosivi contro le forze dell’ordine, hanno lottato gli uni contro gli altri e hanno chiuso una superstrada, secondo quanto ha riferito la polizia.

Le proteste erano cominciate pacificamente nel campus di Berkeley dell’università di California. Tuttavia mentre i manifestanti sfilavano nel centro di Berkeley verso la vicina città di Oakland, qualcuno ha rotto la vetrina di un negozio Radio Shack. Quando un dimostrante ha cercato di fermare i vandalismi è stato colpito con un martello, ha spiegato la funzionaria Jennifer Coats. Alcuni dei partecipanti al corteo si sono recati su una superstrada a Oakland e hanno bloccato il traffico.

Secondo la polizia stradale della California qualcuno ha cercato di dare alle fiamme un veicolo di pattuglia e ha lanciato pietre, bottiglie e esplosivi contro gli agenti. Gli agenti hanno risposto con gas lacrimogeni. La polizia stradale ha fatto sapere che ha compiuto arresti, ma non sono disponibili dati. Le manifestazioni sono le ultime di una serie di proteste nella Bay Area, incluse quelle di Oakland dove è forte l’attivismo, negli ultimi giorni. I cortei sono stati indetti per protestare contro le decisioni dei grand jury di Missouri e New York di non incriminare i poliziotti bianchi responsabili delle morti dei neri Michael Brown e Eric Garner. tiscali

Proteste-Berkeley

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