La disoccupazione è un crimine contro I’umanità. Servono fatti non pugnette!

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La disoccupazione è un crimine contro I’umanità. Servono fatti non pugnette! (Per i politically correct: Facta, non verba).
Hanno abolito l’Art.18 e approvato il Jobs Act, ma hanno mantenuto gli studi settore.

Nulla di più vero, la disoccupazione è un crimine contro I’umanità e non è criminale solo chi la ‘fabbrica’, chi la produce, ma criminale è anche chi non fa nulla per combatterla.

I dati sono sconfortanti. Il renzismo ha fallito. Ne prendano atto i Bella Ciao del governo abusivo. E’ vero che col pessimismo non c’è mai nulla da guadagnare, ma col cercare di infondere irragionevole ottimismo, di certo non si mangia.

Pugnette: Oggi, al PD1 ex Tg1, che si occupa ormai solo della ‘ripresa renziana’, l’Ebetino sembrava uno di quei relatori nel pieno esercizio della manipolazione delle menti che si trovano nei corsi motivazionali. Siamo il Paese dove ognuno fa quello che vuole e nessuno quello che deve, ma dove tutti partecipano. Ora siamo alla frutta. E’ finito il momento del ‘basta partecipare’. L’imperativo categorico è parteciFare. Servono fatti non pugnette! Servono sforzi concreti. Servono investimenti, ma soprattutto serve un piano straordinario per il lavoro, perchè nella misura in cui è il PRIMO dei problemi è anche il PRIMO da risolvere. E questo piano per il lavoro deve essere ‘straordinario’ per il lavoro degli italiani e non per i soliti immigrati, per gli zingari oppure per i detenuti. In questo Paese si vuol far lavorare chi non vuole, chi non ne ha voglia, chi non ne ha bisogno, ma non si capisce perchè nessuno pensa agli italiani, ai padri di famiglia, ai disoccupati cronici e i precarizzati da anni. Il lavoro è vita. Il lavoro è libertà. E il primo articolo della Costituzione non è casuale.

I fatti: I dati diffusi dall’Istat sul nuovo record storico della disoccupazione testimoniano il totale fallimento delle politiche (non solo) economiche dei golpisti: Monti, Letta e Renzi i quali hanno preso per il culo i cittadini italiani e per la fame i lavoratori, con la ‘speranza’ di una presunta ripresa economica e quindi dell’occupazione.

Il tasso di disoccupazione ad ottobre si attesta al 13,2%. Novembre non sarà certamente meglio e Dicembre idem. Mai era stato raggiunto un guinness così importante, il più elevato dal 1977, dall’inizio delle serie storiche.

La disoccupazione giovanile ha raggiunto addirittura il 43,3%; di quella femminile, è addirittura meglio non parlarne. Lo scenario è devastante e rappresenta un vero e proprio grido di allarme sulla inquietante situazione economica del nostro Paese.

L’aumento della disoccupazione non farà altro che accrescere la già profonda contrazione del potere di acquisto delle famiglie, che dal 2008 ad oggi ha raggiunto quota -13,4%, con una previsione di ulteriore aggravamento nel 2015, quando rischia di raggiungere il -15%. Di conseguenza, diminuiranno sempre più i consumi: nell’ultimo triennio il crollo è già stato del -10,7%, pari a oltre 78 miliardi di Euro. E visto il periodo, anche le spese natalizie non si sottrarranno a questa logica: si prospetta una contrazione di -6,2%. Tutti dati che continueranno ad incidere in maniera determinante sull’intero andamento economico, alimentando la caduta della produzione industriale e l’aumento della disoccupazione.

Ciò nonostante, hanno abrogato l”Art.18 che produrrà solo altri licenziamenti. Hanno approvato il Jobs Act che non produrrà occupazione, ma nulla è stato fatto per quell’abominio che chiamano: ‘studi di settore’, che invece resta in vigore.

Faccio notare che nessun indagato, imputato, condannato, ladro e corrotto che siede in Parlamento si è preoccupato, in seguito a questa situazione che dura ormai da sei lunghi anni, di chiederne l’abolizione. E’ un insulto all’intelligenza, un’offesa per l’economia e soprattutto una sberla in faccia a quei piccoli imprenditori, artigiani e commercianti, pilastro dell’economia italiana (per questo la vogliono distruggere), che per ‘tirare avanti’, per pagare gli affitti e le tasse sono obbligati a rivolgersi agli usurai illegali perchè quelli legalizzati. non li ricevono neanche su appuntamento.

@Armando Manocchia –  30 novembre 2014

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3 thoughts on “La disoccupazione è un crimine contro I’umanità. Servono fatti non pugnette!

  1. il potere di acquisto delle famiglie si è contratto sia con l’abolizione della Scala Mobile nel 1985 sia con le rapine di stato IMU, TASI TARI che non poggiando sui redditi creano ansia e bloccano i consumi, creando danno alla produzione e al commercio e quindi disoccupazione

  2. l’innalzamento dell’età pensionabile ha dato un sollievo momentaneo all’INPS ma ha creato disoccupazione giovanile che si ripercuoterà sui bilanci INPS nel futuro

  3. la disoccupazione può essere azzerata se ancorata alla formazione , come in Germania (Formazione e servizio civicle)

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