Immigrazione: nasce il Processo di Khartoum, altri fondi UE all’ONU

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28 nov 2014 – Oggi si svolge a Roma la Conferenza ministeriale di lancio della EU-Horn of Africa Migration Route Initiative (Processo di Khartoum), momento qualificante della Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Lo si apprende dalla Farnesina. Presieduta dai ministri degli Esteri, Paolo Gentiloni, e dell’Interno, Angelino Alfano, la conferenza si chiudera’ con l’adozione di una dichiarazione politica.

All’evento parteciperanno i 28 stati membri dell’Unione Europea ed Egitto, Eritrea, Etiopia, Gibuti, Kenya, Libia, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Tunisia, cioe’ i paesi africani da dove originano o transitano la maggior parte dei flussi migratori che arrivano in Europa via mare. Il Processo di Khartoum nasce simbolicamente nel momento in cui l’operazione europea Triton si aggiunge a Mare Nostrum, l’operazione umanitaria italiana iniziata dopo la tragedia di Lampedusa dell’ottobre 2013 e che ha prelevato finora almeno 160mila clandestini

Obiettivo del Processo e’ una piu’ efficace gestione dei flussi migratori attraverso la promozione di progetti concreti di rafforzamento delle capacita’ istituzionali dei paesi di origine e transito dei flussi. Altro obiettivo del Processo di Khartoum e’ quello di svolgere un ruolo di stabilizzazione regionale.

L’iniziativa si concentra inizialmente sulla lotta al traffico di esseri umani e successivamente si propone di affrontare le cause strutturali alla base del fenomeno, anche attraverso progetti di cooperazione da finanziare con fondi UE e con la collaborazione dell’Organizzazione internazionale per la Migrazione

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