I 315 miliardi di Juncker diventano 21. E si cerca il consenso della Merkel

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28 nov. – “Abbiamo preso i soldi che erano disponibili”. Lo ha detto il presidente della commissione europea, Jean Claude Juncker, intervistato da Repubblica, rispondendo a chi considera pochi i 21 miliardi di euro reperiti da commissione e Bei per avviare il piano di investimenti europeo. “L’importante – spiega Juncker – era far presto, mandare subito un segnale. Se avessimo chiesto piu’ fondi al bilancio Ue, avremmo dovuto avviare una procedura di modifica dei trattati. Quanto ai contributi nazionali, dopo una serie di incontri e colloqui sono giunto alla conclusione che era inutile perdere tempo ed energie a discutere con i ministri delle Finanze per ottenere da loro un impegno preventivo”.

Dalle prime reazioni che ho visto – aggiunge Juncker – mi sembra che Angela Merkel sia soddisfatta ed ho appena ricevuto una telefonata dal vice-cancelliere tedesco per dirmi che la Germania contribuira’. Del resto questo progetto ha ricevuto sia l’appoggio del Consiglio europeo sia quello del G20″.

Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble ribadisce che tutti i paesi dell’area euro devono rispettare le regole di bilancio, ma aggiunge che occorre anche mostrare solidarieta’ con i paesi in difficolta’. “Tutti noi – dice Schaeuble a radio Deutschlandfunk – dobbiamo essere sicuri di rispettare le regole di bilancio”. Tuttavia ciascun paese ha “la responsabilita’ comune di assicurare una ripresa delle crescita economica”. “Sappiamo – aggiunge – che alcuni dei nostri partner piu’ importanti sono attualmente in una situazione piu’ difficile della nostra. Sappiamo che serve una responsabilita’ comune e che dobbiamo dimostrare solidarieta’” agi

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