Tensioni fra USA e Turchia che si contendono la Siria

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23 ott. – Il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, ha accusato il Pentagono di aver fatto un’operazione “sbagliata” con il lancio di casse di armi e munizioni ai curdi di Kobane, come dimostra il fatto che una cassa e’ finita in mano all’Isis. Un filmato degli jihadisti ha mostrato una delle 28 casse lanciate dagli aerei americani e il Pentagono ha confermato che, su 29 pacchi lanciati, solo 28 sono finiti in mani curde. Secondo fonti USA la cassa piovuta in una zona controllata dagli jihadisti sarebbe stata successivamente distrutto con un raid aereo, ma le immagini del filmato islamista mostravano il contrario. Alcuni miliziani erano infatti intenti a svuotarla.

Erdogan, preoccupato della presenza nell’area di gruppi curdi siriani che Ankara non sostiene, non ha mancato di rimarcare gli errori del Pentagono. “Alcune delle armi lanciate dai C130”, ha osservato in una conferenza stampa, “sono state prese dall’Isis. Cosa e’ andato per il verso sbagliato?”.

Il presidente turco e’ poi tornato sul transito di guerriglieri peshmerga attraverso il confine con la Siria. “Mi riesce difficile comprendere perche’ Kobane sia cosi’ strategica per loro (gli Usa, ndr) visto che non vi sono civili ma 2.000 combattenti“, ha spiegato Erdogan affermando di averne parlato al telefono con Barack Obama.

In una fase iniziale, ha aggiunto, gli americani non avevano dato il via libera ai peshmerga, poi lo hanno fatto parzialmente e noi ci siamo offerti di aiutarli”. I negoziati per rendere concreto questo passaggio sono ancora in corso, ma fonti della stampa turca hanno fatto sapere che gia’ entro questa settimana almeno 500 miliziani curdi riusciranno a giungere in Siria attraverso la Turchia. (AGI) .

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