Esplosione di fango alla riserva Macalube: morta una bimba, disperso il fratello

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Agrigento, 27 settembre- Una bambina è morta sommersa dal fango per l’esplosione di un vulcanello nella riserva Macalube ad Aragona-Caldare, ad Agrigento; il cadavere è stato recuperato dai soccorritori. Anche il fratello è stato investito dai detriti e risulta disperso. I due erano assieme al padre, che è stato estratto vivo. La bimba aveva 7 anni, mentre il fratellino disperso ha 9 anni.

Alle ricerche del bambino partecipano il sindaco di Aragona Salvatore Parello e il padre del bambino scomparso, e della bimba morta, che è un appuntato dei carabinieri di Joppolo Giancaxio. Nella riserva, a 4 km dal centro abitato di Aragona e a 15 da Agrigento, vi sono pozze di fango argilloso che sobbollono e a volte avvengono eruzioni di grossa entità a causa del metano presente nel sottosuolo con espulsione di fango caldo, gas e acqua. La riserva è gestita da Legambiente.

Risale a sei anni fa l’ultima violenta esplosione dei vulcanelli nella riserva Macalube di Aragona, istituita nel 1995 e gestita da Legambiente Sicilia, dove oggi due bambini, assieme al padre, sono stati travolti da fango e detriti mentre erano in gita nell’area, ogni anno meta di migliaia di turisti; l’uomo è stato estratto vivo, la figlia invece è stata recuperata quando era già morta, mentre il fratello risulta disperso. Le maccalube, dall’arabo maqlùb terra che si rivolta, sono un esempio del fenomeno geologico denominato “vulcanesimo sedimentario”. L’area si trova a circa 15 Km da Agrigento.

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