Gran Bretagna: in 5 mesi 1.400 matrimoni gay. Associazioni soddisfatte

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22 ago. – Dal varo della legge sul matrimonio gay a fine marzo, 1.409 coppie dello stesso sesso hanno detto il fatidico “si'” in Inghilterra e Galles, il 56% composto da nuovi nuclei famigliari di donne. Le autorita’ britanniche si aspettano tuttavia un notevole incremento del numero di celebrazioni alla fine del 2014, quando dovrebbe passare una nuova norma che consentira’ a chi ha contratto negli anni passati le civil partnership (patti di unione civile) di convertirle in vere e proprie matrimoni.

I primi a sposarsi furono, a marzo, due uomini, Andrew Gale e Neil Allard, pochi minuti dopo l’avvio delle nuove norme, e nei successivi tre giorni si tennero ben 95 cerimonie. Intervistato dal Daily Mail, l’esperto di legge di famiglia Andrew Newbury, del gruppo legale Slater & Gordon, ha detto che il numero tuttavia non e’ particolarmente sorprendente, soprattutto a causa dell’attuale divieto, per le coppie in unione civile, di tramutare l’istituto in matrimonio. Ottimista invece Stonewall, la principale associazione di lesbiche, gay, bisessuali e transgender del Regno Unito: “E’ fantastico vedere quante coppie si siano sposate in presenza di parenti e amici. Questo e’ un messaggio importantissimo per le persone gay di questo paese”, ha detto un portavoce dell’associazione al Daily Mail.

La legge inglese e gallese, varata dopo lunghe discussioni alle Camere e voluta direttamente dal premier conservatore David Cameron, prevede le celebrazioni anche nelle chiese dei culti che decidono di celebrare queste unioni. La Chiesa anglicana, e chiaramente quella cattolica, si sono rifiutate di aderire alla novita’. I primi “si'” si avranno in Scozia a partire da ottobre, mentre l’Irlanda del Nord non ha ancora approvato una sua legge. (AGI)

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