Velo, boa di struzzo e perizoma leopardato: scempio sui bronzi di Riace

bronzo-riace2

 

bronzo-riace2 agosto – Ridicolizzate l’arte e l’anatomia delle due statue calabresi. Ma perchè permettiamo a sedicenti “artisti” stranieri di intervenire in questo modo? La notizia risale allo scorso inverno quando il Museo nazionale di Reggio Calabria è stato aperto alla stampa straniera dopo il ritorno dei Bronzi di Riace.

Finora si sapeva solo che Gerald Bruneau (allievo di Andy Warhol), “artista fotografo” conosciuto piu’ che altro come dissacratore per le campagne provocatorie come quella riguardante la statua di Paolina Bonaparte del Canova, aveva effettuato alcune foto “particolari” ai due guerrieri.

Adesso, grazie al sito Dagospia che ne pubblica diversi scatti, il “servizio fotografico” è diventato di dominio pubblico e  ci auguriamo che susciti le polemiche che merita per l’uso fatto delle statue, coperte a tratti da un velo da sposa, da un boa fuxia e addirittura con le loro nudità rivestite con da perizoma leopardato, tipici della cultura queer e gay. Qui, oltre che la dignità dell’arte, è stata violentata un’idea, quella di essere uomini in quanto tali, maschi per antonomasia, eroi di guerra al culmine dello splendore, nell’immaginario comune simboli di virilità.

bronzo3
Gerald Bruneau, francese, viaggiatore, “artista”

SOSTIENI IMOLAOGGI
il sito di informazione libera diretto da Armando Manocchia

IBAN: IT59R0538721000000003468037 BIC BPMOIT22XXX
Postepay 5333 1711 3273 2534
Codice Fiscale: MNCRND56A30F717K

One thought on “Velo, boa di struzzo e perizoma leopardato: scempio sui bronzi di Riace

  1. E la chiamano arte? Perchè tutto deve essere trasformato in trasgressivo,ridicolizzato …Mi vanto di essere ignorante e normopensante.

Comments are closed.