Scusi, dov’è l’Italia? Dove ci sono clandestini nel Castello e italiani sotto i ponti

Scusi, dov’è l’Italia? Dove trova clandestini nel Castello e italiani sotto i ponti, quella è l’Italia.

siena31 luglio – Un articolo apparso nel corso della prima settimana di Luglio su ImolaOggi.it ha trasformato rapidamente un isolato castello dell’ottavo secolo nella campagna Toscana nel simbolo di un inarrestabile assalto alla nostra Identita’ Nazionale, alla nostra cultura, alla nostra integrita’ territoriale ma sopratutto, alla ingiustizia Sociale che il fenomeno Immigratorio fa emergere progressivamente come un atto di accusa storico al regime della casta Romana.

Il castello di Montarrenti nella campagna di Sovicille in provincia di Siena rappresenta una delle migliaia di testimonianze storiche del nostro passato delle quali gode il territorio Nazionale . Uno dei tanti monumenti alla genialita’ di chi ci ha preceduto, alla sofferta evoluzione di una civilta, al sacrificio di generazioni, le quali, pietra su pietra, in posizione dominante e potente, costruirono una volonta’ di difesa delle comunita’ che all’ombra di queste strutture si stringevano per scelta e per necessita’ dalla brutalita’, dalla violenza di secoli lontani e difficili.

Recentemente è stato ristrutturato con una spesa di 600.000 euro a carico della collettivita’, è stata faticosamente ricostruita una agibilita’ persa da tempo immemorabile, arredandone gli spazi che hanno ospitato un piccolo centro di studi astronomici e una sede del CAI oltre che ad un Ostello destinato ad ospiti paganti particolarmente interessati alle bellezze storiche e naturalistiche di uno degli angoli piu’ belli della Regione e della Nazione e lungo una rotta culturale nota ovunque nel mondo come tra le piu’ prestigiose d’Europa.

Alcuni mesi orsono, senza che la collettività abbia avuto l’opportunita’ di decidere a riguardo, il Castello si e’ trasformato in uno dei 300 siti di accoglienza per la massa di individui proveniente dagli sbarchi che giornalmente avvengono nel Meridione della penisola. La gestione della quota di immigrati assegnati alla provincia di Siena e quindi la folle iniziativa di sistemarne una parte a Montarrenti e’ stata affidata all’ARCI , nota Associazione di Promozione Sociale (In realta’ una entita’ fortemente politicizzata e ideologicamente discriminante) , L’ARCI ha fatto confluire nel castello due distinti gruppi di immigrati, l’ultimo dei quali attualmente residente nella struttura e’ composta da 30 cittadini del Mali tutti maschi e giovani, senza alcuna donna o minore al seguito e tutti di religione Islamica. Ognuno di loro, percepisce dalla collettività oltre al vitto, alloggio e cure sanitarie, le canoniche 30 Euro giornaliere da ormai 3 mesi, oltre che alle ricariche telefoniche e alle donazioni di cibo e indumenti che arrivano da ogni dove.

La situazione è facilmente immaginabile, un ennesimo pezzo di Nazione trasformato in qualcosa tra una Casbah e un accampamento Berbero con panni stesi ad asciugare , con ovunque uomini intenti a pregare il loro profeta rivolti la Mecca o impegnati in interminabili conversazioni ad alta voce con i loro Smart Phone di ultima generazione, un ossimoro, una cosi’ assurda contraddizione con la presunta condizione di bisogno.

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Le confortevoli stanze sono oggi un bivacco costato ai contribuenti Italiani per soli 90 giorni la cifra favolosa di oltre 90.000 Euro! Mille euro al giorno….che ci fanno pensare alle famiglie italiane in seria difficoltà. Pensiamo con rabbia alle migliaia e migliaia di Italiani senza casa, senza lavoro, senza futuro. Italiani imploranti fuori della porta dei potenti di turno di Comuni, Province, Regioni, per un letto, un lavoro o un tetto.

Pensiamo alle famiglie italiane, ai loro bambini, agli anziani che questa notte dormiranno abbandonati nelle auto, nelle roulotte, sotto i ponti o sui marciapiedi delle nostre citta’. Pensiamo che oggi la rabbia e’ più che legittima e il suo rifiuto ad una ingiustizia intollerabile attraversa l’intera Nazione! E’ cosi’ che si punta il dito accusatore sul castello di Montarrenti nel quale esigiamo che eventualmente, si ospitino i nostri senza tetto, i nostri disoccupati alla fame, i loro bambini! E’ cosi’ che chiamiamo ad un atto di protesta e rivolta fuori dalle mura del castello di Montarrenti perche’ all’assedio si risponda con l’assedio.

Chiediamo a chiunque provi l’identica rabbia di accamparsi con noi fuori da una delle testimonianze della nostra civilta’ occupata e violata in nome del profitto e di quel politicamente corretto che disintegra la nostra identita’ e distrugge la Nazione.

Il COMITATO PER LA LIBERAZIONE DEL CASTELLO DI MONTARRENTI ha promosso un PRESIDIO di protesta per l’assegnazione del Castello di Montarrenti ai clandestini. Un Presidio spontaneo di protesta, si terrà a partire dalla mattina di Sabato 2 Agosto in localita’ Castello di Montarrenti in prossimita’ del centro abitato di Rosia (Siena).

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