Roma, capo Rom minaccia presidente Onlus ”Ti mando in coma se parli del mio campo”

21 luglio – Se lei parla ancora della Barbuta, la mando in coma, la mando in coma, lo dico qui: mi autodenuncio”. E’ la minaccia reiterata di Sartana Halilovic un “capo” del campo nomadi ‘La Barbuta’ di Roma, rivolta a Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio, una Onlus, che si occupa di promuovere i diritti dei rom e sinti in Italia. La minaccia – ripresa in esclusiva dalle telecamere de ilfattoquotidiano.it – è chiara: non si deve toccare l’insediamento in questione, altrimenti è guerra. Cala il silenzio. Stasolla è scosso, pietrificato dalle intimidazioni. Le parole di Halilovic, accompagnato da almeno quattro uomini che poi si allontaneranno con lui, rimbombano nella piccola sala rossa del municipio VII di Roma nel popoloso quartiere di Cinecittà, dove l’associazione ha sciorinato un lungo elenco di cifre che alimentano quello che, senza mezzi termini, viene definito il rapporto ‘Nomadi Spa’, il sistema ‘campi’ della Capitale.

caporom

Un rapporto, il primo, che analizza nel dettaglio le spese che il Comune effettua per il mantenimento degli insediamenti rom di Roma. Le cifre sono esorbitanti: nel 2013 l’amministrazione comunale ha speso 24 milioni di euro per la gestione di 11 insediamenti. E l’assessore al commercio del Pd, Massimo De Simoni, commenta: “Questo rapporto a me fa paura, se presentiamo questi conti non vorrei che qualche testa calda interpreti male e si possa scatenare uno scontro”. L’altro fatto grave è che nonostante fossero presenti diversi consiglieri comunali e municipali, nessuno ad oggi ha denunciato le gravissime minacce alle autorità competenti

(leggi l’articolo integrale)  di Loredana Di Cesare e Mauro Episcopo

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6 thoughts on “Roma, capo Rom minaccia presidente Onlus ”Ti mando in coma se parli del mio campo”

  1. Sono schifata di questo paese. Gli italiani non fanno nulla per cambiare. Tutti i giorni parlo con colleghi e amici per protestare contro questi soprusi. Siamo invasi da delinquenti, città e paesi sono in pericolo ! Dobbiamo fare qualcosa per i nostri figli !!!!! Chi c’è dietro tutto questo ?????

  2. questa si chiama mafia, camorra ecc. Sti soggetti sono in italia spratoneggiano perche sono affiancati da personaggi della sinistra, che da loro i nostri soldi e li protegge pure. Andate a casa vostra portatevi anche sti zozzi che vi proteggono….

  3. questo è quello che ci meritiamo .. facciamo i buoni con tutti quelli che vengono da fuori, lasciamo morire l’italiano afflitto da povertà virale scatenata dai nostri governanti tramite indifferenza . . Eppure siamo sempre stati noi a mantenere tutti e a tenere in piedi il sistema. Adesso siamo arrivati alla saturazione, siamo ad un passo dall’esplosione … la cosa strana però è che a dare l’incipt alla nostra riviluzione (che ci sarà ) ..saranno quegli stranieri che, ospiti, contesteranno quello che lo stato gli da ..soldi, case etc.. lo considereranno non più sufficiente .. ed allora ? certo il politico si defilerà, i buoni.. criticheranno perchè si aspettavano gratitudine.. povera italia come sei caduta in basso |!

    1. Hai ragione, la rivolta è ormai imminente, è purtroppo inevitabile. Spero però che stavolta la casta paghi in prima persona e che non ci vadano di mezzo i soliti “poveracci”. Chissà se la rivoluzione francese ci ha insegnato il trattamento da riservare a chi
      si è preso ogni privilegio…

  4. Mi pare di aver capito che era presente qualche poliziotto. Bastava che il presidente della Onlus Carlo Stesolla denunciasse pubblicamente di aver ricevuto minacce e gli agenti sarebbero intervenuti per la flagranza del reato … o no? Possibile che tutto debba essere ricondotto ad Amleto e non ci sia più niente di certo? Sta gente vive, vegeta e ingrassa grazie all’inadeguatezza dei dirigenti. Massimo De Simoni, spendidatamente ha fatto notare ciò che voleva far arrivare ai facinorosi probabilmente dormienti. Si può delinquere anche con le solo parole ed in politica c’è spazio per tutto.

    1. Caro Aldo, purtroppo non è come dice lei! La semplice minaccia non è occasione di arresto, ma solo di querela con testimoni! Tutto qua! Un processo, un’ammissione di colpa testimoniata dai presenti (sempreché questi, per paura di minacce e ritorsioni, non acconsentono alla testimonianza) Mi dispiace caro Aldo, il rappresentante delle ONLUS oltre ad essere minacciato, sarebbe stato lasciato da solo, visto e considerato che, anche consiglieri comunali o circoscrizionali, hanno fatto finta, di non sentire! E’ una Nazione in mano ad orde barbariche, libere perché c’è chi dà loro questa libertà, di far ciò che vogliono!

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