Crocifisso obbligatorio, anche “Famiglia cristiana” contro Bitonci

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2 luglio – “Ma le crociate del sindaco leghista sono a favore della Chiesa?”. A chiederselo è Alberto Laggia, firma del settimanale cattolico “Famiglia Cristiana”, con un articolo che, nel commentare i recenti provvedimenti e dichiarazioni del nuovo primo cittadino di Padova Massimo Bitonci su temi come il divieto di concedere le palestre comunali per celebrazioni come il Ramandan e l’obbligo di affissione del crocifisso in scuole ed edifici pubblici, bacchetta quest’ultimo, presentandolo come “non nuovo a sparate del genere”.

Il vescovo di Chioggia contro Bitonci (Lega) che vuole il crocifisso nelle scuole

SPOT, NO GRAZIE. “In passato se l’è presa coi rumeni tutti ladri – ricorda Laggia – contro la negritudine, i kebabbari, financo i mendicanti […] Se voleva rassicurare il suo elettorato e accattivarsi le simpatie di qualche intollerante, l’iniziativa ha avuto successo – continua il giornalista, veneziano – Nutriamo qualche dubbio, invece, che ciò serva davvero a far crescere la coesione di una comunità che accoglie nel suo seno tanti stranieri, anche di fede islamica. […]

Nella provincia di Padova i migranti residenti sono quasi 90 mila, e tra questi non pochi sono seguaci del Corano. Pregano e osservano i dettami della loro fede, proprio come fanno i cristiani praticanti. E se non potranno entrare più in una palestra, quale sistemazione alternativa propone loro? Non lo abbiamo ancora capito. Vogliamo credere che ci stia pensando. […] Chi non genera comunità, crea il ghetto, signor sindaco. Non ci sono terze vie. Il resto è demagogia di bassa… lega. Il ‘bel crocifisso obbligatorio’ – continua l’inviato del settimanale – è l’altro cinguettante capolavoro postato da Bitonci. Come se le sorti e la difesa dei valori cristiani, della tradizione, dell’identità culturale occidentale e chi più ne ha più ne metta, fossero davvero affidate alla solidità del chiodo cui è appeso quel simbolo in legno dentro un’aula scolastica o di tribunale. Bastasse questo. […] In breve – conclude l’autore dell’articolo – non sentiamo proprio il bisogno di questi spot pro-cattolicesimo proselitista, grazie“.

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3 thoughts on “Crocifisso obbligatorio, anche “Famiglia cristiana” contro Bitonci

  1. Bravo Alberto Laggia, l’hai detta giusta. Non c’è altro da aggiungere. Se non che, se questo sindaco proprio vuole difendere la cristianità, vada a sfogliarsi il Vangelo; ché troverà senz’altro suggerimenti più consoni alla “crociata”.

  2. E di grazia, noi cattolicici se andassimo in un paese muslmano e volessimo celebrare che so la quaresima, dove dovremmo andare?
    La palestra è comunale quindi dei cittadini padovani perchè mai dovrebbe concederla a musulmani in ramadam? Il crocifisso è il nostro simbolo, e lei a quanto pare lavora in un ambiente altamente cristiano..ma a parer mio lei non lo è affatto…finto buonista…vedremo poi quando le donne cristiane saranno costrette a mettersi il velo perchè loro ci hanno conquistato…
    Con rispetto parlando….ma vada vada in un paese musulmano e parli della chiesa…poi vediamo se riesce a ritornare tutto intero!!!!

  3. Nei paesi arabi se ne fregano che io sono cristiana e devo avere una chiesa dove pregare. Quasi sempre ho dovuto togliere la catenina con la croce non il crocifisso dal muro. Il Vescovo di Chioggia e questo Papa stanno distruggendo il cristianesimo.

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