Brindisi, sequestrati 2mila moduli tossici per pannelli fotovoltaici dismessi

fotov16 giu – Duemila moduli per pannelli fotovoltaici giunti a ‘fine vita’ sono stati sequestrati a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce e dai finanzieri della tenenza della guardia di finanza che conducevano indagini separate, infine congiunte.

I moduli, ormai fuori uso, contengono tellururo di cadmio. Erano stati stoccati illecitamente in uno stabilimento industriale sulla provinciale San Pietro Vernotico-Torre San Gennaro. I pannelli, in gran parte danneggiati nella struttura vitrea e parzialmente bruciati, sono di proprietà di una societa’ romana. Si tratta di rifiuti speciali sulla cui gestione dovranno essere chiariti molti aspetti. Sono stati acquisiti nella sede della società numerosi documenti. Il rappresentate legale è stato segnalato a piede libero alla Procura della Repubblica di Brindisi per deposito incontrollato di rifiuti e gestione di rifiuti speciali non autorizzata. L’autorità giudiziaria ha convalidato il sequestro.

l cadmio è una sostanza altamente tossica e cancerogena. Il ministero dell’Ambiente cinese ha riconosciuto di recente l’esistenza dei “villaggi del cancro”, dopo che per anni i media avevano riferito di oltre 100 zone rurali inquinate, con gravi ripercussioni per la salute della popolazione.

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Il cadmio è una sostanza bandita dalla Comunità secondo la direttiva Europea (RoHS), che vieta l’utilizzo di sostanza cancerogene in materiale elettrico e computers. La direttiva RoHS considera il cadmio come la terza sostanza più tossica fra quelle bandite. Il testo emendato della direttiva stabilisce che i pannelli fotovoltaici (costruiti prevalentemente in Cina) sono esclusi dal campo d’applicazione del provvedimento, perché  sono installati e rimossi da personale qualificato e contribuiscono agli obiettivi comunitari sulla produzione di energia  rinnovabile, come se questo bastasse a renderli atossici!

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