Usa, ex ministro Geithner: nel 2011 ci fu complotto per far cadere Berlusconi

13 mag. – Al G-20 del 2011 funzionari europei chiesero agli Stati Uniti di aderire a un “complotto” per far cadere l’allora premier Silvio Berlusconi. Lo rivela Timothy Geithner, ex ministro del Tesoro Usa, nel suo memoir intitolato ‘Stress test’, e del quale danno conto in anticipo La Stampa e il Daily Beast. “Non possiamo avere il suo sangue sulle nostre mani, io dissi” a Barack Obama, racconta Geithner, che nel volume si sofferma sulla disastrosa situazione finanziaria che spinse quei funzionari a progettare il piano.

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“Ad un certo punto, in quell’autunno, alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere; volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti dell’Fmi all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato”, spiega Geithner secondo quanto riporta l’articolo di Paolo Mastrolilli sul quotidiano torinese.

I ricordi piu’ drammatici dell’ex ministro del Tesoro cominciano con l’estate del 2010, quando “i mercati stavano scappando dall’Italia e la Spagna, settima e nona economia piu’ grande al mondo”. L’ex segretario scrive che aveva consigliato ai colleghi europei di essere prudenti: “Se volevano tenere gli stivali sul collo della Grecia, dovevano anche assicurare i mercati che non avrebbero permesso il default dei paesi e dell’intero sistema bancario”. Ma all’epoca Germania e Francia “rimproveravano ancora al nostro West selvaggio la crisi del 2008”, e non accettavano i consigli americani di mobilitare piu’ risorse per prevenire il crollo europeo.

Nell’estate del 2011 la situazione -racconta ancora l’ex ministro- era peggiorata, pero’ “la cancelliera Merkel insisteva sul fatto che il libretto degli assegni della Germania era chiuso”, anche perche’ “non le piaceva come i paesi che ricevevano assistenza europea – Spagna, Italia e Grecia – stavano facendo marcia indietro sulle riforme promesse”.

A settembre -riporta La Stampa- Geithner fu invitato all’Ecofin in Polonia, e suggeri’ l’adozione di un piano come il Talf americano, cioe’ un muro di protezione finanziato dal governo e soprattutto dalla banca centrale, per impedire insieme il default dei paesi e delle banche. Fu quasi insultato. Gli americani, pero’, ricevevano spesso richieste per “fare pressioni sulla Merkel affinche’ fosse meno tirchia, o sugli italiani e spagnoli affinche’ fossero piu’ responsabili”.

Cosi’ -rivela- arrivo’ anche la proposta del piano per far cadere Berlusconi: “Parlammo al presidente Obama di questo invito sorprendente, ma per quanto sarebbe stato utile avere una leadership migliore in Europa, non potevamo coinvolgerci in un complotto come quello”. (AGI) .

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One thought on “Usa, ex ministro Geithner: nel 2011 ci fu complotto per far cadere Berlusconi

  1. Ci sono riusciti. Non è fantascienza ma realtà e dobbiamo prenderne atto.
    Hanno fatto cadere il governo Berlusconi e tutti gli accordi che questi aveva fatto per l’approvigionamento energetico dell’Italia. sotto sotto ci sono gli interessi economici ed il petrolio, stessa solfa da sempre. In Libia, la Francia non vedeva l’ora di attaccare, perchè voleva annullare gli ultimi accordi con l’Italia e rientrare nelle commesse petrolifere? facile da ipotizzarsi e pur di mascherare tale intento è stato destabilizzato tutto il nord africa. Qualche mese fà ancora non si vedeva ma anche la Germania aveva le sue ambizioni, l’Ucraina fedelessima del Terzo Reich di Hitler doveva tornare sotto la sua egemonia, così si coglievano due piccioni con una fava, da una parte si accontentavano le mire egemoniche della Germania e dall’altro, dopo l’inevitabile reazione della Russia, si bloccava l’accordo Eni-Gasprom, per portare il gas russo con un nuovo metanodotto proveniente in Europoa da est. Quello che è strano è che l’Italia è stata complice della sua disfatta e artefice del colpo di stato che ha deposto Berlusconi,oggi ci sono le prove, e della sua estromissione dalla politica, infatti nella sentenza Mediaset è stato assolto l’evasore Mediaset ed è stato condannato Berlusconi che, secondo loro, non poteva non sapere dell’evasione fiscale. E’ veramente incomprensibile che italiani agiscano contro l’Italia eppure da diversi anni questo avviene nella quasi totale impotenza da parte dei patrioti.
    Nomi è cognomi dei traditori sono evidenti dalle loro azioni, che sono state e sono, tutte tese a distruggere il patrimonio culturale, politico, istituzione, economico e storico dell’Italia. Con un pò di demogogia e populismo potrei dire che il POPOLO dovrebbe riappropriarsi del suo destino, per fare questo vi è solo una via e non è pacifica.

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