2013 anno disastroso, Istat: debito record e Pil diminuito dell’1,9%

pil3 mar – Nel 2013 il rapporto debito-Pil italiano ha raggiunto il 132,6%. Lo ha comunicato l’Istat. Si tratta del livello più elevato dal 1990, ossia dall’inizio delle serie storiche confrontabili. Nel 2012 il debito era al 127% del Pil.

Inoltre nel 2013 il Pil italiano è caduto in volume dell’1,9%, scendendo leggermente sotto i livelli registrati nel 2000. Il Pil ai prezzi di mercato – si legge – è stato pari a 1.560.024 milioni di euro correnti, con una riduzione dello 0,4% rispetto all’anno precedente. In volume il Pil è diminuito dell’1,9%.

I dati finora disponibili per i maggiori paesi sviluppati mostrano un aumento del Pil in volume negli Stati Uniti e nel Regno Unito (1,9% per entrambi), in Giappone (1,6%) e in Germania (0,4%).
La pressione fiscale complessiva in Italia è risultata pari al 43,8%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al 2012.  La pressione fiscale complessiva è intesa come l’ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil.

Le entrate totali delle amministrazioni pubbliche, pari al 48,2% del Pil, sono diminuite nel 2013 dello 0,3% sull’anno precedente (+2,5% nel 2012).
Nel dettaglio, le entrate correnti hanno registrato un contrazione dello 0,7%, attestandosi al 47,6% del Pil. In particolare, le imposte indirette sono diminuite del 3,6%, riflettendo prevalentemente il calo del gettito Imu, dell’Iva e delle accise. Le imposte dirette sono risultate in crescita dello 0,6%, essenzialmente per effetto dell’aumento dell’Ires e dell’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi da capitale.
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