Salva Roma, Marino furioso: “In altri Paesi M5S e Lega sarebbero in carcere”

marino-pd27 febbr – E’ furioso Ignazio Marino dopo la decadenza del dl Salva Roma per l’ostruzionismo di M5S e Lega, ha minacciato il blocco della città e ha attaccato Matteo Renzi, il Carroccio e il Movimento di Grillo. Da Movimento 5 Stelle e Lega c’è stato un “comportamento scellerato e irresponsabile” sul decreto Salva Roma, ha detto Marino. “In altri paesi movimenti con persone che bruciano la bandiera di solito li mettono in carcere e buttano le chiavi, noi qui invece li eleggiamo senatori…”, ha aggiunto.

“Dovrebbero farci il piacere di rimanere seduti quando suona l’Inno di Mameli, non sono degni”, ha concluso.

E non sono piaciuti affatto a Palazzo Chigi i toni usati stamattina dal sindaco capitolino, che ha minacciato di “bloccare la città da domenica” se il governo non approverà un nuovo provvedimento per evitare il rischio default del Comune. “Toni inammissibili” per il governo: stiamo “lavorando per risolvere con urgenza un problema non creato da noi”, spiegano fonti di Palazzo Chigi, riferendo anche che tra il premier Renzi e il sindaco della Capitale c’è stata una brusca telefonata.

Marino ha annunciato provvedimenti durissimi se il governo non porrà rimedio. “Da domenica blocco la città. Quindi le persone dovranno attrezzarsi. Fortunati i politici del palazzo che hanno le auto blu, loro potranno continuare a girare. I romani, invece, non potranno girare fin quando la politica non si sveglierà”, ha detto il sindaco a Mix24 su Radio 24 a chi gli chiedeva cosa succederà se il governo non procederà con un nuovo provvedimento.

Roma “bloccata”, secondo le parole del primo cittadino, significherà la sospensione dei servizi pubblici essenziali della capitale, compresi i mezzi pubblici, gli asili o la raccolta dei rifiuti.

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