Usa: Rifiuta l’eucaristia a 63enne gay, bufera su prete cattolico

eucarist20 febbr – Un cappellano cattolico di un ospedale di Washington si è rifiutato di dare l’eucarestia e l’estrema unzione a un paziente che aveva avuto un infarto dopo che questi gli aveva detto di essere gay. E’ stato lo stesso Ronald Plishka, pensionato 63enne che ha superato la crisi cardiaca, a raccontare il comportamento del religioso, padre Brian Coelho, alla stampa americana.

L’arcidiocesi di Washington, interpellata a riguardo dal Washington Post, non ha voluto rilasciare commenti, precisando che il prete non avrebbe rilasciato interviste. L’ospedale interessato, il Washington Hospital Center, ha affermato il suo sostegno ai pazienti gay e lesbiche e ha detto che si aspetta che i propri dipendenti e le altre persone che assistono i pazienti “aderiscano ai nostri valori”. (CIOE’ UN PRETE DEVE CALPESTARE I DOGMI DELLA CHIESA PER ADEGUARSI AI “VALORI” dell’ospedale?)

Plishka ha raccontato che dopo essere stato ricoverato per un infarto, nel timore di non sopravvivere, aveva chiesto di poter parlare con un prete per ricevere la comunione e l’estrema unzione. Ma dopo aver appreso, durante la confessione, che il paziente era gay, il prete avrebbe lasciato la stanza senza impartirgli i sacramenti. adnkros

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One thought on “Usa: Rifiuta l’eucaristia a 63enne gay, bufera su prete cattolico

  1. Un gay che trasgredisce i dogmi della chiesa cattolica: “non commettere atti impuri” e poi pretende assoluzione e comunione é come un ladro o assassino che, pur avendo confessato, pretende di essere assolto. O dentro o fuori: o rispetti le regole cristiane o resti fuori dalla chiesa. Non si puó pretendere entrambe le condizioni!

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