Nuove norme Rc auto, ovvero pagare e non avere quasi alcuna garanzia

assicur5 febbr – Le proposte del governo sulla rc auto provocano malumori all’interno del Pd alla Camera. Tanto che il gruppo e’ tornato a riunirsi per cercare l’accordo sugli emendamenti da portare all’articolo 8, di cui in molti chiedono lo stralcio dal decreto Destinazione Italia. Una riunione durata oltre due ore e alla quale hanno partecipato oltre 100 deputati. “Cosi’ come riformulato dal relatore, con il placet del governo, e’ peggio dell’originale e finisce per favorire le grandi compagnie di assicurazioni“, spiega un deputato renziano.

A fronte di uno sconto di circa otto euro, continua il parlamentare, si prevedono una serie di norme tra cui l’obbligo, per chi viene danneggiato, di rivolgersi all’autocarrozzeria indicata dalla compagnia assicuratrice o, in alternativa, rivolgersi a un carrozziere di libera scelta.

In questo caso, pero’, l’assicurazione puo’ porre un tetto di spesa, oltre il quale il proprietario del veicolo danneggiato non sara’ risarcito. E ancora: sara’ sempre il proprietario del veicolo a dovere anticipare la somma necessaria per la riparazione e chiedere, in un secondo momento, il risarcimento. Oggi accade il contrario: e’ l’assicurazione che, nel caso ci si rivolga ad autocarrozzerie convenzionate, copre l’intero ammontare del danno.

Altro capitolo riguarda l’aspetto sanitario: secondo il testo del relatore, infatti, chi subisce un infortunio a causa di un incidente, e’ costretto a rivolgersi a medici e strutture indicate dall’assicurazione. Domani, in mattinata, le commissioni Finanze e Attivita’ Produttive torneranno a riunirsi.

Sono stati in molti, riferiscono fonti parlamentari, ad opporsi all’articolo otto del dl, intervenendo per chiedere apertamente modifiche. Sara’ possibile proporre dei subemendamenti al testo del relatore e “in quella sede si cerchera’ di arrivare ad una sintesi”, ha spiegato il presidente della Commissione Finanze, Guglielmo Epifani, al termine della riunione del gruppo dem. (AGI) .

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