I grillini vogliono sfrattare i monaci dalla Certosa di Pavia, perché la “okkupano” dal 1983

pci23 genn – Pavia, nel silenzio della Certosa cinquecentesca che sorge sulla via che porta a Milano si consuma una battaglia fatta di carte demaniali, convenzioni e restauri. A prendere di mira i monaci cistercensi che abitano il santuario è il Movimento 5 Stelle, che punta il dito contro la convenzione stipulata tra il Demanio dello Stato e l’ordine religioso: è scaduta da troppi anni, ravvisa Iolanda Nanni, consigliera regionale dei grillini.

I monaci, dice, sarebbero “abusivi”, non avrebbero alcun permesso di stare nella Certosa che è un monumento Nazionale, e ora che il tempo e il degrado renderebbero necessari interventi di ristrutturazione dello stabile, dalla Nanni e dal senatore pentastellato Luis Orellana arriva la richiesta di vederci chiaro sulla loro presenza: «L’assenza di una formale concessione è legata al timore dei monaci di doversi accollare le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, pertanto essi risultano occupanti senza un titolo preciso». […]

METTERE UN BIGLIETTO? Ora si torna a parlare della presenza dei monaci perché le potenzialità turistiche della Certosa potrebbero essere grandi. È un vero capolavoro artistico, e vederlo sempre più degradato è un peccato: le stime però degli interventi non sono leggere, e si attestano attorno ai 30 milioni di euro. Difficile capire chi potrebbe accollarsi una spesa simile in questi tempi. Per cercare di dare un ordine, i grillini chiedono di monitorare il flusso di turisti per ipotizzare un biglietto di ingresso con cui raccogliere quei soldi, oltre a una rendicontazione delle donazioni che i monaci ricevono, o delle vendite di rosari, immaginette e tisane che gli stessi fanno. Ma, anche in tutto ciò, i cistercensi possono fare ben poco: con quel che raccolgono dalle visite guidate, dalle donazioni e dal loro negozio pagano le alte spese di manutenzione ordinaria. Una struttura antica e di quelle dimensioni ha dei costi di riscaldamento ed elettricità non indifferenti: è impensabile recuperare anche i milioni che servono per il restauro. E a chi sostiene la necessità di un biglietto di ingresso, ricordano che la Certosa è prima di tutto un luogo di preghiera, e come tale va preservato. E senza i monaci non ci sarebbero neanche messe e momenti di preghiera. E anche il flusso di turisti, forse, sarebbe minore.

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3 thoughts on “I grillini vogliono sfrattare i monaci dalla Certosa di Pavia, perché la “okkupano” dal 1983

  1. quindi migliaia di immigrati clandestini vanno bene… 4 monaci no?????
    Vergonga siete peggio delle zecche di rifondazione!

  2. Si avete ragione metteteci anche voi traditori gli immigrati così finiamo di distruggere le nostri tradizioni e cultura, ho creduto in voi e vi ho votato ma mi accorgo di aver votato a un partito che era partito bene ma strada facendo già breve vi siete sciolti come neve al sole.
    Mi avete fatto vergognare di avervi votato.

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