Bologna piange Abbado. L’addio in Santo Stefano, atteso Napolitano

Il Maestro Claudio Abbado

Bologna piange la scomparsa del Maestro Claudio Abbado, morto nella sua casa di piazza Santo Stefano all’età di 80 anni, dopo una lunga malattia.
La camera ardente del direttore d’orchestra, nominato Senatore a vita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 30 agosto dello scorso anno, verrà allestita a pochi passi di distanza, nello storico complesso monumentale di Santo Stefano: dalle 14 di domani e fino alla mezzanotte di mercoledì, nella Basilica dei Santi Vitale ed Agricola.
Per il primo pomeriggio di domani è attesa la visita proprio del Capo dello Stato, che già aveva accolto la notizia della scomparsa del Maestro come «motivo di forte commozione e dolore per me personalmente e di profondo cordoglio per l’Italia e per la cultura».
Mercoledì, invece, dovrebbe fare ritorno in in città il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri (già Commissario prefettizio di Bologna dal 17 febbraio del 2010 al 24 maggio dell’anno successivo).

«Oggi è un triste giorno per la cultura bolognese, italiana e del mondo intero». Queste le prime parole del Sindaco Virginio Merola, che ha espresso alla famiglia le condoglianze «a nome dell’intera città», di cui Abbado aveva ricevuto la cittadinanza onoraria nel 2009.
Merola ha poi ricordato l’attività del Maestro come Direttore artistico dell’Orchestra Mozart, creata sotto le Due Torri dieci anni fa. E sono in molti a pensare che proprio il salvataggio dell’ensemble, che dall’11 gennaio ha temporaneamente sospeso la sua attività a causa della mancanza di fondi, sia la maniera migliore per onorare la memoria di Abbado, più di qualsiasi altra commemorazione di circostanza.

«Sono profondamente addolorato per la perdita di un grande musicista che per molti decenni ha segnato la storia della direzione d’orchestra e dell’interpretazione musicale nelle istituzioni internazionali», ha commentato Riccardo Muti. «Grande testimone della vera, profonda cultura italiana ed europea nel mondo. Di lui voglio ricordare anche il coraggio di come ha affrontato la lunga e terribile malattia e la serietà e severità che hanno caratterizzato la sua vita di musicista e di Maestro. La sua scomparsa impoverisce fortemente il mondo della musica e dell’arte».
Lunedì prossimo, alle ore 18.00, l’Orchestra Filarmonica del Teatro La Scala di Milano diretta da Daniel Barenboim renderà omaggio ad Abbado con un’esecuzione della Marcia funebre dalla Sinfonia n. 3-Eroica.
Proprio al Piermarini il Maestro sognava di tornare a dirigere, facendosi pagare «un cachet fuori dall’ordinario. Novantamila alberi piantati a Milano. Un pagamento in natura» (da un’intervista al Corriere della Sera). Un progetto che purtroppo è naufragato.

 

Luca Balduzzi

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