Kyenge: rivedere la Bossi-Fini, attenzione alle parole del Papa

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30 DIC – “La Bossi-Fini si dovrà rivedere, ma attenzione alle parole del Papa: ha indicato le politiche giuste per le persone più deboli”. Lo ha detto Cecile Kyenge, ministro dell’Integrazione, a “Prima di tutto”, Radio 1, aggiungendo che il suo obiettivo principale per l’anno prossimo è dare alla luce una nuova legge per la cittadinanza. E l’Italia – ha sottolineato – “si è orientata sempre di più sullo Ius soli temperato”.

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“Il mio obiettivo principale per l’anno prossimo è di dare alla luce una nuova legge per la cittadinanza. Se questo che sta finendo è stato l’anno europeo della cittadinanza, il 2014 dovrà essere per l’Italia l’anno in cui si concretizzerà questa legge”. Lo ha detto Cecile Kyenge, ministro dell’Integrazione, a “Prima di tutto”, Radio 1.
“E’ un lavoro, il nostro, che va avanti da tempo, sono sette mesi che stiamo avendo dialoghi, interessi, coinvolgimentio su questo tema con altri partiti, altre persone. Quindi sarebbe semplicemente la conclusione di un percorso lungo di un momento di partecipazione collettiva”, ha aggiunto il ministro.

“Alla ripresa dei lavori parlamentari vedremo come calendarizzare la discussione su questa legge, ovviamente il ministro non può decidere da solo, ci deve essere accordo con la prima commissione e coi capogruppi. E’ un lavoro politico che occorre fare a livello istituzionale, ma la cosa importante che intendo ribadire è che c’e’ stato un grande fermento di discussione, di partecipazione su questo tema che ha coinvolto non solo il Parlamento ma tutto il Paese. E questo per me è già un grandissimo risultato”, ha sottolineato. tmnews

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2 thoughts on “Kyenge: rivedere la Bossi-Fini, attenzione alle parole del Papa

  1. Con tutto il rispetto per papa Francesco che io stimo molto, non si può tollerare più quì in ITALIA,che queste personevengono addirittura a spadroneggiare, nei confronti di chi li ospita.Vedi abolizione crocifissi nelle scuole.Non ci sono risorse nemmeno per noi.Manca il lavoro,importiamo delinquenza, droga ecc.ecc.Queste persone dovrebbero essere aiutati di chi può, in casa loro.Caro papa Francesco, anch’ìo sono stato molto tempo fa un emigrante, capisco i loro problemi, non sono un razzista, ma non possiamo soffrire in casa nostra.

  2. Questo personaggio, così banale e incolore, è solo un meschino strumento nelle mani di un governo inqualificabile per catalizzare lo scontento delle politiche sull’immigrazione verso un obiettivo insignificante, il classico “utile idiota”.
    Spero di non venir processata per direttissima per questa semplice e abusata definizione, come successo a Dolores Velandro, ex Consigliere di quartiere della Lega padovana condannata con insolita solerzia e accanito livore! A proposito: perché il Consigliere comunale di Sel di Cavarzere (Venezia), Angelo Romano Garbin, non ha ricevuto lo stesso trattamento per un intervento questa volta realmente violento, volgare e doppiamente disdicevole e razzista (nei confronti di una donna ma soprattutto verso i negri “assatanati”)?
    Trovo patetico e insopportabile il modo cantilenante della Kienge nel rifilarci senza pudore pensieri minimi e banali ma fortemente offensivi per la nostra intelligenza, la nostra morale, la nostra dignità e il più elementare senso di giustizia.
    Preferisco rivolgermi ai politici che purtroppo ancora detengono un immeritato potere: risparmiateci il supplizio inflittoci da giornalisti complici e servili della santificazione quotidiana di questo Ministro dell’Integrazione indesiderato e incompetente e, se vi rimane un po’ di coscienza, occupatevi di coloro che in Italia soffrono davvero per soprusi, prepotenze, parzialità, illegittimità che vedono spesso privilegiati stranieri indegni, colpevoli, arroganti.
    Mi trattengo dall’elencare nel dettaglio gli innumerevoli esempi relativi agli incidenti, spesso mortali e devastanti, provocati da individui privi di patente e di assicurazione, alle aggressioni violente per furti e stupri, alle rapine compiute nelle abitazioni e nei negozi da criminali spietati e tutelati più delle povere vittime… Si potrebbe continuare con la lunga lista di ingiustificati e intollerabili privilegi a vantaggio di immigrati, sempre più esigenti e insaziabili, a danno delle persone più deboli della nostra povera società: anziani, malati, bambini, disoccupati.
    Sarebbe un modo più onesto e corretto di promuovere la vera integrazione.

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