«La burocrazia ci fa chiudere», 4 chili di documenti e 30mila euro per una tettoia

burocr4 dic . – BOLOGNA – «Guardi, io se potessi chiuderei tutto e me ne andrei all’estero. Perché ormai ho maturato la convinzione che in Italia è impossibile fare impresa». Così parlò Virgilio Rende, il numero uno della Mt Motori elettrici. Eppure i risultati dell’azienda di San Giovanni in Persiceto dicono esattamente il contrario. La sua impresa dà lavoro a 34 persone e l’anno scorso ha messo insieme un fatturato record da 9 milioni.

Quest’anno, alla faccia della crisi, il risultato dovrebbe essere migliore. Non è la difficile congiuntura a scoraggiare l’imprenditore ma la burocrazia. Quella che gli ha chiesto di compilare quattro chili di documenti e scartoffie per realizzare una piccola tettoia tra i suoi due capannoni. «La tettoia serve per proteggere dalla neve e dalla pioggia chi carica e scarica tra i due magazzini», spiega lui.

Un nobile intento che si è trasformato in un’odissea infinita. Perché all’imprenditore venne in mente già tre anni fa. Ma all’epoca le leggi erano diverse e quindi la pubblica amministrazione rispose niet. Poi il quadro normativo è cambiato lasciando intendere che la strada per la benedetta tettoia fosse più semplice. Ora la piccola opera non deve nemmeno passare dalla commissione edilizia visto che non aumenta i volumi di edificabilità dell’area. Eppure l’amministrazione gli ha chiesto di produrre tutti questi documenti. Tre copie cadauno per la modulistica unica regionale della denuncia deposito, asseverazione di conformità e congruità, asseverazione da allegare alla richiesta, denuncia lavori, durc, relazione di calcolo delle strutture, pianta fondazioni e armature, tavolo dei particolari costruttivi, piano manutenzione, relazione sui materiali e relazione geologica.

Il totale delle scartoffie messe sulla bilancia è quattro chili esatti. Con buona pace delle foreste e delle semplificazioni promesse nell’ultimo Decreto del Fare. «I lavori per la tettoia dureranno per venti giorni — spiega Rende —. Ma tutto l’iter per completare la documentazione è durato oltre un mese di tempo». A mettere in ordine le scartoffie ci ha pensato uno studio di professionisti. Per portare avanti la pratica ne è arrivato un secondo. E qui duole il portafoglio. «Diciamo che i lavori costeranno all’incirca 60 mila euro — racconta Rende —. Per portare avanti la documentazione, invece, dovrei arrivare a pagare circa 30 mila euro». Come dire che la burocrazia è una sovrattassa che costa esattamente il 50% dell’investimento previsto. Senza contare i danni al fegato.

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