Siria: Jihadisti rapiscono le suore di Maalula, l’Onu sbraita contro Assad

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2 dic – Le milizie ribelli siriane si sono impadronite della località a maggioranza cristiana di Maalula, nella provincia settentrionale di Qalamun: lo hanno reso noto fonti delle organizzazioni siriane per la difesa dei diritti umani.
Secondo quanto reso noto dalle ong le milizie hanno utilizzato una tattica finora inedita, facendo rotolare dalla rupe che domina la cittadina degli pneumatici imbottiti di esplosivo sui militari schierati a difesa del centro storico di Maalula.

Secondo quanto rifieriscono gli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, i combattenti del Fronte al-Nusra, gruppo affiliato ad al-Qaeda, hanno preso il controllo del quartiere cristiano di Maalula, a circa 60 km da Damasco, prendendo in ostaggio alcune suore e la madre superiora del convento di Santa Tecla, Pelagia Sayyaf. Secondo la tv di Stato, gli estremisti islamici “hanno fatto irruzione nel convento” e hanno sequestrato le religiose cristiane.

Mai una volta che l’Onu attacchi frontalemte i terroristi. Ignorando questo ed altri casi simili infatti, l’Onu  se la prende con il presidente siriano Bashar al-Assad ritenendolo personalmente responsabile di crimini di guerra e contro l’umanità. Lo ha dichiarato l’Alto Commissario Onu per i Diritti umani, Navi Pillay, spiegando che la squadra delle Nazioni Unite che sta indagando sugli abusi commessi nella guerra siriana ha trovato ”prove evidenti” di crimini che ”indicano come responsabili i più alti livelli del governo, compreso il capo di Stato”.

 

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One thought on “Siria: Jihadisti rapiscono le suore di Maalula, l’Onu sbraita contro Assad

  1. Gli islamisti sequestrano e uccidono , ma la colpa è di Assad.Stupefacente la perspicacia dei funzionari onu.Dobbiamo uscire da questa inutile dannosa associazione.

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