Bologna: Spara ad un ragazzo italiano, arrestato pregiudicato albanese

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Bologna, 26 nov – Con un’indagine senza sosta la Polizia di Stato – Squadra  Mobile della Questura di Bologna –  nel giro di 48 ore ha dato un nome e assicurato alla giustizia il  misterioso individuo che, in un pomeriggio di ordinaria follia, aveva impugnato una pistola e fatto fuoco su un ragazzo italiano a seguito di una futile discussione all’interno di un centro scommesse nei pressi di piazza Mickiewicz, alla prima periferia cittadina.

A finire in manette è un pregiudicato albanese, gli inquirenti spiegano: “ha pesanti precedenti in materia di droga, inoltre il soggetto è ben noto nell’ambiente per essere un tipo pericoloso e imprevedibile. Negli anni, si è guadagnato il rispetto della mala locale a colpi di intimidazioni e violenze.”

Il suo progetto di fuga è saltato nel pomeriggio di ieri allorquando è stato rintracciato dalla Polizia mentre, a bordo di un’autovettura, stava scappando dalla città di Bologna. Gli uomini della Squadra Mobile hanno così eseguito nei suoi confronti un decreto di fermo emesso dalla locale Procura. L’uomo risponderà di tentato omicidio.

“Il fatto assume connotati ancor più gravi – raccontano gli uomini della Squadra Mobile – se si pensa che questa violenta aggressione sia scaturita da futili motivi”. La vittima in compagnia di un amico, infatti, era intervenuta in difesa di una dipendente del centro scommesse, cui l’arrestato si era rivolto in maniera assai sgarbata. Da qui sarebbero venuti alle mani. Sembra finita lì. Invece, una volta fuori il Punto Snai, l’albanese ha estratto una pistola e non ha esitato a fare fuoco, puntando l’arma dritto alla tempia della vittima.

“Solo un caso fortuito – tende a sottolineare il procuratore aggiunto Valter Giovannini – ha fatto sì che il proiettile si conficcasse invece nel fianco della vittima e che si sia evitato il peggio”.

Da quanto è poi emerso dalle indagini, il cittadino straniero non sarebbe nuovo ad episodi di violenza e aggressioni, anche in atri centri scommesse della città. L’uomo – chiosano soddisfatti i poliziotti – è stato rintracciato grazie all’ausilio delle telecamere di sorveglianza, che avevano ripreso la scena della lite all’interno del punto Snai. Una volta identificato, lo straniero è stato raggiunto presso il proprio domicilio, mentre era in procinto di abbandonare la città, con il favoreggiamento di alcuni complici, che gli avevano già procurato un auto per la fuga.

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8 thoughts on “Bologna: Spara ad un ragazzo italiano, arrestato pregiudicato albanese

  1. E ribadisco a proposito il mio punto di vista:L’Italia di oggi assomiglia al far-west,ma con alcune tragicomiche differenze;nel far-west i cittadini avevano(e negli USA hanno tuttora-eccettuate alcune limitazioni)il diritto di portare armi,e se le usavano per difendere se stessi o altri da aggressioni e violenze,nessun giudice e\o sceriffo aveva alcunchè da ridire;nell’Italia di oggi non solo i cittadini non possono portare armi addosso(salvo rare eccezioni),ma al massimo le possono detenere (legalmente)in casa o sul posto di lavoro,e se subiscono aggressioni e\o violenze come rapine in casa o sul posto di lavoro e osano difendersi,passano una montagna di guai;anni di processi,spese legali,rogne a non finire anche se-per ipotesi-venisse riconosciuta la legittima difesa;se invece questa non fosse riconosciuta,allora apriti cielo:a una sentenza di condanna ad es.per”eccesso di legittima difesa”,farebbe seguito la sanzione penale e quindi il risarcimento alle”vittime”(cioè ai criminali”)in sede civile;lascio poi immaginare cosa succederebbe se la sentenza fosse tout-court di colpevolezza piena per lesioni o omicidio volontario nei confronti del”povero”criminale.
    Nel far-west reati come ad es.l’omicidio,il furto di bestiame,la rapina,lo stupro erano puniti con l’impiccagione;oggi si sa bene cosa rischia un criminale che commetta uno qualsiasi di questi reati,davvero non molto;anche la sanzione per l’omicidio,magari punito con una sentenza di 30 anni,sarebbe puramente virtuale;tra amnistie,indulti,condoni e perizie psicofisiche varie,il condannato passerebbe realmente in carcere forse neanche la metà dei 30 anni,e probabilmente anche meno,come le statistiche dimostrano.

    1. Infatti!!!
      L’ultima è stata: 3 carabinieri indagati perchè hanno sparato a un criminale in fuga!!!
      E’ incredibile che un carabiniere che fa il proprio lavoro rischiando la vita ogni santo giorno debba essere accusato solo perchè quel cretino di un ladro si è dato alla fuga!!!

  2. Questo succede a voler continuamente limitare i porti d’arma per difesa ai cittadini onesti.
    I criminali non si curano di chiedere il porto d’armi, ai cittadini onesti ed irreprensibili viene negato sempre e comunque dal prefetto (che gira armato e non deve temere per la sua incolumità).

    Chi ti disarma è colpevole quanto il tuo aggressore.

    1. Quello che ho sempre sostenuto io. La vita umana e’ sacra e nessuno puo’ impedirti di difenderla, nemmeno lo Stato. Se lo Stato te lo impedisce, oltre a condannarti a morte e’ complice dell’aggressore.

    2. Ma cosa state dicendo? E’ vero che una persona deve pur difendersi, ma se tutti avessero un arma sarebbe un Italia come l’America…dove ci sono tanti di quei omicidi….ognuno si farebbe giustizia da se anche per una banale lite.

      1. “E’ vero che una persona deve pur difendersi, ma se tutti avessero un arma sarebbe un Italia come l’America…dove ci sono tanti di quei omicidi….ognuno si farebbe giustizia da se anche per una banale lite.”
        infatti,le armi le hanno solo i criminali,mentre i cittadini perbene sono disarmati;poi se ammetti anche tu che una persona deve pur difendersi,io allora ti chiedo come,se un aggressore dispone di un’arma e l’aggredito no,chi credi che avrà la peggio?

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