La UE dustrugge Letta: legge di stabilità non basta, misure aggiuntive entro febbraio

Letta-Saccomanni

22 nov – I paesi dell’Eurozona devono continuare sulla strada delle riforme e procedere, ciascuno secondo le rispettive esigenze, o con misure aggiuntive a quelle gia’ contenute nelle bozze di legge di bilancio 2014 o con ”un’attuazione rigorosa” delle stesse leggi di stabilita’. E’ questo l’esito dell’Eurogruppo straordinario sui progetti di legge di stabilita’ dei paesi dell’Eurozona. La riunione non cambia il giudizio gia’ espresso dalla Commissione europea la settimana scorsa: i governo devono fare di piu’.

”Ci rallegriamo che nessun paese presenti gravi rischi di non rispetto delle norme comunitarie”, la premessa del presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. Tuttavia – recita il documento conclusivo di seduta – ”non e’ tempo di compiacimenti: e’ importante che tutti i paesi membri assicurino la stabilita’ delle finanze pubbliche’‘. Un requisito che oggi soddisfano solo Germania ed Estonia, con la prima, pero’, nel mirino per il surplus commerciale. Per tutti, quindi, ci sono altri ‘compiti per casa’.

Si comincia da Austria, Germania e Lussemburgo: le bozze di legge di stabilita’ di questi tre paesi sono state presentate da governi uscenti, e i nuovi esecutivi dovranno ripresentare le nuove bozze aggiornate. Belgio, Slovacchia e Austria (per l’Austria si tratta della seconda richiesta), devono procedere alla correzione del deficit eccessivo.

Francia, Paesi Bassi e Slovenia, in quanti paesi con bozze di legge di bilancio in linea con i parametri comunitari ma senza margini, si ravvisa ”l’esigenza di un esercizio di bilancio rigoroso” per evitare sforamenti. In particolare, sottolinea il commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn, ”e’ importante che la Francia, in quanto seconda economia dell’Eurozona, si proceda con la riforma del mercato del lavoro gia’ dal prossimo anno”.

Per gli ultimi paesi – Finlandia, Italia e Spagna – si richiede di ”presentare le loro strategie e misure aggiuntive” oltre a quelle gia’ previste nelle loro leggi di stabilita’, come sottolineato da Dijsselbloem alla fine delle riunione. Un’esigenza che si registra anche per Malta, paese che ”ha recentemente preso nuove misure” e che saranno analizzate dalla Commissione europea. Per questi quattro paesi (Finlandia, Italia, Spagna e Malta) la presentazione delle nuove misure in tempi rapidi permettera’ alla Commissione europea di poterle considerare per la realizzazione delle previsioni economiche invernali, da cui usciranno – a febbraio – i giudizi definitivi sulle leggi di bilancio.

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