La Bonino chiede alla UE una missione navale “aggiuntiva” nel Mediterraneo

bonino30 ott – L’Italia ha chiesto all’Ue di organizzare un’operazione della cosiddetta Politica europea di sicurezza e difesa comune (Pesdc) contro le organizzazioni di trafficanti di esseri umani e scafisti nell’area del Mediterraneo che sfruttano e alimentano le migrazioni illegali. La richiesta è partita la settimana scorsa con una lettera congiunta del ministro degli Esteri Emma Bonino e di quello della Difesa Mario Mauro a Catherine Ashton, Alto rappresenante per la Politica estera comune e presidente del Consigli Esteri dell’Unione, che è stata discussa per la prima volta in una una riunione tecnica del Consiglio stesso, ieri a Bruxelles, come ha confermato oggi un portavoce della Commissione europea, puntalizzando che le decisioni in questo campo possono essere prese solo con il sostegno unanime dei paesi membri.

Nella lettera, a quanto si apprende, i ministri italiani chiedono alla Ashton di riflettere sull’opportunità di avviare una missione navale nell’ambito della Pesdc finalizzata al contrasto ai trafficanti di esseri umani che sfruttano e alimentano i flussi di migrazioni illegali nel Mediterraneo. L’operazione, si precisa nella lettera, dovrebbe essere in linea con le norme del diritto internazionale e “complementare” (quindi aggiuntiva) rispetto alle altre missioni condotte dal Servizio d’azione esterna dell’Ue (Eas) già in corso nell’area, in particolare in Libia (“Eubam Libya”), e alle operazioni Frontex, inclusa quella che sarà intrapresa in base al rapporto della Task Force per il Mediterraneo costituita dopo la tragedia di Lampedusa.

Il modello dell’operazione richiesta dall’Italia sarebbe quello della missione Eu Naval Force Atalanta condotta con un discreto successo nelle acque infestate dai pirati al largo della Somalia. La lettera, inoltre, suggerisce all’Alto Rappresentante di discutere della questione del contrasto ai trafficanti in modo più sistematico con i paesi africani, cogliendo l’occasione del vertice Ue-Africa che si svolgerà in primavera.

La proposta italiana dovrebbe essere discussa al livello ministeriale durante il prossimo Consiglio Affari esteri dell’Ue, il 18 novembre.

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