Michelle Bonev parla a ‘Servizio Pubblico’. Il Pdl si scatena contro Santoro

bonev18 ott. – Michelle Bonev parla da Michele Santoro e il Pdl si scatena. Bonev racconta: “Quando Berlusconi mi disse che la Rai sarebbe stata molto felice di acquistare i diritti del mio film per 1 milione di euro, rimasi molto colpita. ‘Sai – mi disse lui – e’ stato grazie al mio intervento, ho parlato con chi di dovere… ho chiamato Masi. Non ti piacerebbe poi andare a Venezia?’, prosegui’ lui. ‘Parlo col ministro Bondi (Sandro, all’epoca titolare del Mibac, ndr) e vediamo come arrivare ad avere un premio’. Il premio alla fine ci fu. Dopo, fu il massacro…”.

Michelle Bonev racconta poi i suoi rapporti con Berlusconi, e dei suoi rapporti con Francesca Pascale, del suo contratto con la Rai e dell’intervento dei ministri del governo Berlusconi a favore del suo film. Su Francesca Pascale, la fidanzata dell’ex premier, la Bonev dice: “Fu Berlusconi a parlarmi di lei. ‘Francesca e’ molto gelosa delle ragazze che sono intorno a me, perche’ secondo lei sono tutte delle poco di buono. E il suo intento e’ proteggermi, lei vorrebbe stare vicino a me per proteggermi’. Questo mi disse”.

Parole che scatenano le ire del Pdl contro il “giornalismo spazzatura” di Michele Santoro: “Non accetteremo mai che il confronto politico scenda a questo livello. La nostra storia e la storia del presidente Silvio Berlusconi non potra’ mai essere sporcata da un giornalismo qualunquista e volgare che utilizza presunti gossip e personaggi discutibili”, dichiara il segretario del Pdl Angelino Alfano “La puntata di Servizio Pubblico di questa sera e’ semplicemente indecente e vergognosa”, tuona Raffaele Fitto., mentre Fabrizio Cicchitto osserva: “Da Samarcanda in poi Santoro ha sempre voluto dare espressione alle battaglie piu’ radicali ed estremiste di un settore della sinistra.
Francamente oggi sta offrendo il peggio di se stesso – peraltro mostrando un moralismo da quattro soldi – su di terreno deteriore e qualunquista che con la politica fatta attraverso la televisione e col servizio pubblico non ha proprio nulla a che fare. Per onesta’ intellettuale gli consigliamo di cambiare nome al programma. Da oggi in poi non piu’ Servizio Pubblico”.

Anche il ministro Maurizio Lupi dirama un duro comunicato: “Il giornalismo guardonista da buco della serratura ha raggiunto il suo vertice questa sera a servizio Pubblico.
L’ossessione per il nemico non si arresta di fronte a niente.
La riduzione della politica a gossip che vellica gli istinti piu’ bassi con attacchi alla persona sin nei suoi affetti piu’ intimi non e’ degna di essere definita dibattito pubblico. La persona di Silvio Berlusconi, il suo ruolo politico in questi anni, la fiducia che milioni di italiani continuano ad accordargli meritano rispetto. Difendero’ sempre il valore di questa esperienza politica e umana dalle bassezze di chi sembra lavorare alla dissoluzione del nostro Pese”.

Renato Brunetta, capogruppo alla Camera: “Non e’ piu’ giornalismo, non e’ piu’ informazione. Da Santoro ormai solo fango, fango mediatico gettato nel viso dell’avversario politico di turno. Dov’e’ finito il moralismo dei compagni di una volta? Dov’e’ finita la deontologia di un mestiere cosi’ ambito? Da ‘Servizio pubblico’ uno spettacolo indecente, inguardabile e barbaro. Questa non e’ televisione, e’ macelleria televisiva che non potra’ che ritorcersi contro chi la fa”. Daniela Santanche’: “Squallido Santoro, classico uomo ‘utilizzatore finale’. Andrebbe indagato per sfruttamento della prostituzione”. (AGI) .

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