11 sett – Si riapre lo scontro fra Parlamento e Consiglio sul bilancio pluriennale 2014-2020. L’istituzione che rappresenta i governi, secondo quanto denunciano le tre maggiori forze politiche (Ppe, S&D e Alde) in una nota congiunta, ha tradito l’accordo raggiunto in extremis alla vigilia del vertice di giugno. Di conseguenza è slittato a data da destinarsi il voto che era previsto per oggi nella commissione bilancio in vista dell’approvazione formale della plenaria di ottobre.
L’approvazione formale del bilancio da parte del Parlamento europeo è condizione indispensabile, in base al Trattato di Lisbona, per evitare che si ricorra sin dal prossimo primo gennaio all’esercizio provvisorio. Secondo i parlamentari della commissione bilancio “le condizioni per l’approvazione poste dal Parlamento non sono state ancora rispettate dal Consiglio”. In particolare, nel negoziato con il Consiglio non è stata trovata ancora soluzione al buco da 11,2 miliardi nel bilancio 2013 (il Consiglio finora ha accettato di coprire solo 7,3 miliardi).
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Inoltre non è stato ancora istituito il gruppo di lavoro per l’individuazione delle cosiddette ‘risorse proprie’ che ridurrebbero la dipendenza del bilancio Ue dai contributi nazionali. Infine viene espressa “seria preoccupazione” – ed è giudicata “inaccettabile” – per la posizione del Consiglio sulla ripartizione delle risorse nel budget 2014, il primo del nuovo esercizio pluriennale. Secondo i parlamentari “invece di anticipare al 2014 i finanziamenti per i giovani, le Pmi, la ricerca e l’innovazione come concordato prima del vertice di giugno, sono stati proposti tagli a questi programmi”.
Quello che ho scritto ieri nell’art. La UE regala altri 52 milioni di euro alla Palestina
Gli stati membri pagano, Libano, marocco, Palestina, Turchia ricevono i benefit dei nostri sacrifici…noi lavoriamo per mantenere i musulmani!!!!