“Violenza, criminalità e degrado, i rom ci rendono la vita impossibile”

ladriBologna, 7 settembre 2013 – È UNA STRUTTURA che accoglie famiglie con minori in difficoltà, ragazze madri e chiunque viva in condizione di disagio, ma da qualche mese si è trasformata, malgrado i nobili principi per cui è nata 12 anni fa, in un epicentro di degrado e criminalità che scuotono tutto il quartiere. Così descrivono il centro dell’associazione Matteo XXV, collegata all’adiacente chiesa evangelica Eben Ezer, i residenti e i commercianti che vivono e lavorano in via di Corticella e nelle limitrofe vie delle Fonti, Sant’Anna e San Savino. «Da marzo sono arrivati dei gruppi di rom che ci rendono la vita impossibile», parla Roberta Zanarini, parrucchiera. «Siamo vittime ogni giorno di furti, violenze e atti vandalici», continua.

MORENA Gargagnani vive in zona ed è la titolare di un negozio di alimentari preso di mira da bande di grandi e piccoli che entrano in massa per arraffare quello che possono. «Non ci sentiamo più tranquilli, soprattutto la sera, quando in gruppo girano per le strade ubriachi alla ricerca di qualcosa da prendere nelle auto. Una volta ho visto persino dei bambini di 4 anni rubare il casco in un motorino», racconta. È scoppiata in un pianto Giovanna Bernea, lavoratrice rumena di un bar in via delle Fonti, dopo un episodio di qualche sabato fa: «Una donna è entrata nel locale ubriaca fradicia. Mi ha chiesto da bere e all’inizio le ho detto di no, poi sono stata costretta a darle una birra che non ha pagato. Quando è uscita, indispettita, si è scatenata: ha vomitato davanti al negozio, fatto i suoi bisogni e ha lanciato le scarpe in strada».

SONO SEGNI «di disprezzo nei confronti della comunità in cui vivono», commenta Perla Rebecchi, che abita in un appartamento che si affaccia su un ponte «da cui buttano qualsiasi cosa. La notte non si dorme dal caos». Tra i commercianti che hanno subito furti c’è Giorgio Siciliano, fiorista. «Mi hanno rubato dei vasi, ma li ho rincorsi e me li sono ripresi — spiega —. Ma la porta del negozio è piena di segni di tentati scassi». Qualcuno è riuscito invece a entrare nello studio del veterinario Raffaele Riviello. Anche se, ammette, «non posso dire con certezza che siano stati loro».

.ilrestodelcarlino.it/bologna/

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2 thoughts on ““Violenza, criminalità e degrado, i rom ci rendono la vita impossibile”

  1. Guarda caso succede in una città rossa da più di 50 anni. Tanto ai bolognesi non interessa niente, alle prossime elezioni continueranno a votare PD

    1. ….Hai ragione…è come avere del prosciutto foderato di cemento agli occhi per non vedere il degrado…ma loro si sa, voteranno sempre e solo il PD….lobotomizzati

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