Europarlamentari: a Papa Francesco il premio Sakharov

europ19 AGO – ”Da lunedì 26 agosto inizieremo a raccogliere le firme dei parlamentari europei di tutti gli schieramenti politici e di tutti i paesi aderenti all’Ue che desiderano aderire alla nostra iniziativa di assegnare il premio Sakharov a Papa Francesco”. Lo annunciano in una nota congiunta gli eurodeputati del Ppe Enzo Rivellini e Potito Salatto.

Il Sakharov per la libertà di pensiero, istituito dall’Europarlamento nel 1988, viene assegnato ogni anno, dopo una preselezione dei candidati e poi un voto finale dell’Aula, a chi ha dedicato la vita alla lotta per i diritti umani. Tra i vincitori, Nelson Mandela, le madri di Plaza de Mayo, il dissidente cubano Guillermo Farinas, e il regista iraniano Jafar Panahi. ”Il premio, autorevole e significativo – aggiungono gli eurodeputati – viene assegnato alle personalità che meglio si sono distinte per aver promulgato i valori fondanti dell’Europa.

Nei pochi mesi del suo pontificato, Papa Francesco ha risvegliato i sentimenti migliori di tutti e con semplicità ma grande umanità e autorevolezza è riuscito ad avviare un percorso di pace e fratellanza che entusiasma fedeli e non”. Per questo, concludono, ”crediamo che nessuno possa mettere in dubbio la grandezza di questo percorso e siamo certi che il premio Sakharov sarà riconosciuto al Santo Padre all’unanimità.

L’assegnazione del premio sarà anche l’occasione per ospitarlo e ascoltare i suoi insegnamenti dall’interno del Parlamento Europeo di Strasburgo”.(ANSA).

settembre 2012

In Russia è opinione diffusa che la proposta di conferire alle “Pussy Riot” un Premio del Parlamento Europeo “Per la libertà di pensiero” intitolato ad Andrey Sakharov, sia la profanazione della memoria di una grande persona.

Martedì a Bruxelles sono stati ufficialmente annunciati i candidati al premio del Parlamento Europeo “Andrey Sakharov” per il 2012. Il Ministero degli Esteri della Federazione Russa ha giudicato la decisione di iscrivere nella lista dei pretendenti la band punk-rock russa “Pussy Riot” come un tentativo di brutale ingerenza nell’attività della Giustizia russa.

Il vice speaker della Duma in rappresentanza di Russia Unita, Serghey Zhelezniak, ha ricordato che in precedenza anche il deputato tedesco del Parlamento Europeo Wernet Schultz ha riconosciuto che le cantanti punk, condannate per un atto di teppismo, hanno perpetrato un atto barbaro che sarebbe stato severamente punito anche nei paesi europei.

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