«La cittadinanza non si regala». «Clandestinità è reato». «Gli italiani non vogliono lo ius soli. Kyenge dimettiti».

KYENGE 706013_188454_resize_526_394VERONA, 04 Agosto 2013 – «Vengo volentieri a Verona, – aveva detto la Kyenge – l’inaugurazione di un corso riservato a giovani laureati, per metà africani e per metà italiani, è un ottimo esempio di integrazione che spero venga seguito anche da altre città».

Due presidi, uno di Forza Nuova e l’altro della Lega Nord, ai quali hanno partecipato una ventina di militanti del fronte Skinhead, sono stati organizzati in opposizione alle politiche dell’immigrazione da parte del ministro Cecile Kyenge, presente a Verona per l’inaugurazione del Summer school geostrategia africana. Corso per giovani laureati metà africani e metà italiani.

Presidi, che hanno visto l’intervento complessivamente di circa 200 partecipanti, che a parte l’intensa afa non hanno impensierito il ministro, anche perchè il tragitto predisposto per l’onorevole Cecile Kyenge era ben lontano dalla piazza dei contestatori, e a circa un chilometro dalla villa della Summer school.

Imponente la presenza delle forze dell’ordine, il cui lavoro è stato premiato con la regolarità dell’ospitalità del ministro, che è stato ricevuto dal sindaco scaligero Flavio Tosi. Un incontro istituzionale e, forse, anche per un messaggio di distensione tra la titolare del dicastero all’Integrazione e Politiche giovanili e la Lega Nord. Carroccio che, nel suo presidio, ha esposto due striscioni con su scritto: «La cittadinanza non si regala» e «Clandestinità è reato», mentre forza Nuova ha ribadito che: «Gli italiani non vogliono lo ius soli. Kyenge dimettiti».

Lo stesso ministro ha sottolineato che il primo incontro con un esponente di punta della Lega nord come Flavio Tosi, è stato a carattere istituzionale e non politico. A villa Buri il sindaco Tosi ha accolto con una stretta di mano il ministro Kyenge. «Sono qui in quanto amministratore, istituzione – ha spiegato Cecile Kyenge – e in quanto tale chiedo il rispetto dell’istituzione. Non sono venuta per un confronto politico ma – ha ribadito – come istituzione e credo mi accoglierà un sindaco». Le ha fatto eco Tosi confermando che nell’ incontro di oggi, indossando il Tricolore, si è rapportato con il ministro «da sindaco».

da: l’arena.it

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4 thoughts on “«La cittadinanza non si regala». «Clandestinità è reato». «Gli italiani non vogliono lo ius soli. Kyenge dimettiti».

  1. Penso che sono I missionari in Africa ad aprire le porte del paradiso ai neri
    Dall’africa .incominciano ha venire senza documenti come ha fatto madama
    Kyenge….dopo un po’d’anni l’italia cambiera’ con l’ITALIA nera pera.

  2. arrampicatrice sociale ed opportunista senza scrupoli ,una “kamikaze” africana pronta a tutto purche’ di arrivare al suo obiettivo riempire l’Italia di fannuloni senza patria a spese dei pensionati e dei giovani italiani da sempre.

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