Kyenge: ius soli per i figli di immigrati che sono in Italia da 5 anni

kyenge212 lug. – Uno “ius soli temperato” per i figli degli immigrati nati in Italia. Cosi’ il Ministro per l’integrazione Cecile Kyenge intervenuta a Radio24 a “24 Mattino” a proposito della questione sulla cittadinanza. Uno ius soli temperato, basato sul numero degli anni in cui i genitori si trovano in territorio italiano. E a questo proposito, il Ministro ha ricordato che “ci sono venti proposte diverse in Parlamento. La mia prevede cinque anni di residenza“.

“Come ministro – ha detto ancora – ho posto un problema non per imporre un modello ma con l’obiettivo di suscitare un dibattito nel Paese per adattare la normativa alla realta’ italiana di oggi. La mia proposta di legge da deputata era quella dello ius soli temperato che e’ l’unica forma presente in Ue”. Riferendosi poi alla definizione “migranti o immigrati clandestini”, il ministro ha detto che “deve cambiare la politica dell’immigrazione” ed anche la “terminologia”.

Bisogna capire in sostanza, “cosa e’ il fenomeno migratorio, il perche’ le persone si spostano dai loro paesi. Gia’ questo potrebbe essere una rivoluzione, capirne le motivazioni”. Rispondendo ad una domanda sul fatto di ritenere se il reato di clandestinita’ debba essere abolito, il ministro ha detto che “se un immigrato arriva in Italia, che sia immigrato o clandestino lo si accerta dopo, non a priori” e che “sul reato di clandestinita’ si pone una riflessione che tiene conto dei costi/benefici per il Paese. E’ una valutazione indipendente dalle ideologie”.

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4 thoughts on “Kyenge: ius soli per i figli di immigrati che sono in Italia da 5 anni

  1. Le motivazioni andrebbero vagliate attentamente, ma non può bastare la povertà, perchè siamo poveri anche noi, e semplicemente non possiamo dar da vivere a chiunque, ma dobbiamo fare una selezione , basata innanzitutto sull’onestà, il rispetto per le nostre leggi e la nostra cultura (cosa che non si può imparare in pochi anni, ma crescendo qui e andando a scuola, con l’assistenza sanitaria garantita, e non mi sembra poco, poi a 18 anni si vedrà come dice l’attuale legge. )A proposito di onestà, perchè non espelliamo davvero chi delinque?perchè non svutiamo le carceri facendo espiare la pena nei paesi d’origine e col divieto di ritorno?
    ..e poi ci dev’essere la disponibilità a fare lavori che servono…

    1. Chiede alla signora Kyenge di far scontare la pena degli stranieri nella propria terra di origine quando è stata proprio lei a farne uscire due dal carcere? Ci sono 2 soluzioni in un momento di crisi come questo:
      1) Chiudere le frontiere, fregarsene di ciò che dice l’ Europa.
      2) Farli entrare e distrubuirli in modo equo in tutti e 18 stati dell’ Unione Europea, non sbarcare in Italia e doverli mantenere soltanto noi e gli altri fregarsene…
      Io personalmente opterei per la prima.

      1. caro GIANLUCA troppo sensato il tuo ragionamento. Il fatto più tragico è la continua perdita di posti di lavoro degli italiani. e non mi sembra che la Kienge si preoccupi di noi ma di quanti posti di lavoro avranno DIRITTO questi soggetti senza arte ne parte mantenuti dallo stato con le tasse che ci salassano. Aumento mia pensione 67 centesimi al mese i restanti 29, trattenuti per tassa irpef Regionale e Comunale. Quello che costei si porta a casa in un mese io lo prendo di pensione in due anni. E gli italiani vedo che amano questi governi e li votano.

      2. Vandabortolan alla Kyenge non interessa niente di noi italiani, il problema vero è chi vota PD e SEL nonostante sappiano cosa vuole fare questa qui (Kyenge)

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