Vendola: se la Kyenge non ha stretto la mano al leghista avra’ i suoi motivi

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21 mag. – “Il ministro Kyenge non ha stretto la mano al rappresentante della Lega in Comune? Avra’ avuto le sue buone ragioni”. Commenta cosi’ Nichi Vendola l’episodio avvenuto ieri al Castello sforzesco di Milano che ha visto il capogruppo della Lega a palazzo Marino, tentare di stringere la mano al ministro dell’Integrazione, prima di essere allontanato dalla scorta.

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L’episodio ha scatenato nuovi attacchi della Lega contro il ministro gia’ preso di mira in concomitanza di fatti di cronaca che hanno avuto come protagonisti malviventi dalla pelle nera. Durante il suo intervento all’interno dell’aula consiliare del Comune di Cinisello Balsamo, nel Milanese, Vendola e’ tornato a parlare dello ‘ius soli’. “Si pensa che temi come il diritto di cittadinanza ai figli di immigrati, il diritto a decidere del proprio fine vita, il diritto a vedersi riconosciute le unioni civili siano temi che passano in secondo piano in un periodo di crisi – ha detto Vendola – ma e’ proprio perche’ siamo in un periodo di crisi che le persone senza diritti sono piu’ vulnerabili e piu’ ricattabili”. (AGI) .

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3 thoughts on “Vendola: se la Kyenge non ha stretto la mano al leghista avra’ i suoi motivi

  1. Tipica doppia morale rossa: immaginate se fosse stato il leghista o l’esponente di ogni altro partito di centro dèstra, destra o Estrema Destra a non darle la mano… Era il finimondo per comportamento razzista.
    D’altronde se lei dice fiera di esser nera va tutto bene, se io dico fiero di esser bianco sono un mostro…
    Non fa una piega!

  2. I “Diritti” si hanno solo se … se ne ha diritto!
    Non è che per il solo fatto di esistere, qualcuno debba accampare “diritti” che non gli spettano.
    I clandestini e glki stranieri in generale non hanno proprio nessun diritto di stare in Italia se gli Italiano non lo gradiscono. Mettiamolo subito bene in chiaro che in casa altrui comanda il padrone di casa e non l’ospite (sgradito) appena arrivato.
    Gli omosessuali, poi, rappresentano un’infima minoranza della popolazione, una cifra trascurabile dei 60 milioni di Italiani. Quindi, anche se chiassosi ed esibizionisti, com’è loro costume ultimamente, anche loro accampano diritti assurdi.

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