Imprenditore cinese evade 16 mln di euro al fisco italiano: 7 denunce

cinesiGenova, 10 apr. (TMNews) – Un imprenditore cinese di 46 anni, da anni stabilmente residente in Italia, è stato denunciato dalla guardia di finanza di Sarzana insieme ad altre sei persone per aver escogitato un articolato sistema di frode ai danni dell’Erario, che tra il 2006 ed il 2011 gli avrebbe consentito di sottrarsi al pagamento di imposte per oltre sei milioni di euro. Nello stesso periodo, tra ricavi non dichiarati e costi indeducibili, l’imprenditore, che amministrava 7 aziende nella zona della Lunigiana, avrebbe evaso altri dieci milioni di euro, di cui due di Iva e avrebbe emesso fatture false per circa un milione e mezzo di euro.

Per non pagare le imposte dovute, il 46enne, con l’ausilio dei propri familiari, simulava la vendita dei beni da una società di capitali ad un’altra. Ad ogni passaggio corrispondeva la trasformazione della prima società da Srl in società di persone (Snc o Sas) e la cancellazione dal registro delle imprese di quest’ultima per non dover sottostare agli adempimenti previsti solo per le società di capitali.

Le quote societarie delle Srl, prima della trasformazione in società di persone, venivano puntualmente cedute ai genitori anziani e nullatenenti del commerciante asiatico, sui quali nessun tentativo di recupero del debito contratto volgeva a buon fine.

Nel 2009 la moglie dell’imprenditore aveva anche presentato un’istanza presso un centro di assistenza fiscale della provincia della Spezia per ottenere la rateizzazione del pagamento di cartelle esattoriali, attestando falsamente l’inesistenza del patrimonio immobiliare riconducibile al marito, a cui sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di due milioni di euro.

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2 thoughts on “Imprenditore cinese evade 16 mln di euro al fisco italiano: 7 denunce

  1. alcune alle banche toscane davano fior di mutui ai cinesi e nessuno agli italiani, forse perche i cinesi potevano documentare rimesse megagalattiche in cina ovviamente con MoneyGram o Western Union alla faccia del fisco e nessuna commissione tributaria comunale a Prato piuttosto che in altre citta ha mai segnalato alcuna incongruenza incrociando proprietà con richieste di servizi sociali fino a che alcuni cittadini si sono incavolati ed hanno giustamente chiamato la finanza.

  2. MA NON LO AVETE ANCOLA CAPITO? IL SIGNOL FIGLIO DEL SOL LEVANTE SI ELA ADATTATO ALLE NOSTLE USANZE! ma perché col LIBERO MERCATO dobbiamo subire oltre che gli EVASORI ITALIANI anche quelli dagli OCCHI A MANDORLA?

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